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La poesia della Stevenson è intrisa di musica. I suoi testi cantano di farfalle, di bacche bianche, di telai sferraglianti e navi imponenti, di colline spazzate dal vento e inzuppate della pioggia del Pentland. Raccontano la spensieratezza dei bambini, la consapevolezza del diventare adulti, di amicizie durature, di piccoli gesti quotidiani, dell’inesorabile trascorrere del tempo. La Scozia, terra natia dell’autrice, con la sua natura talvolta benevola, talvolta selvaggia e oscura, luccicante d’incanto o avvolta da una foschia di mistero, diventa lo sfondo di tanti testi. In essi risuona in sottofondo il suono acuto e fiero delle cornamuse che si alterna alle note vivaci e commoventi del violino, a quelle eleganti del pianoforte, a gioiose danze popolari, a filastrocche di bambini, a lamenti e ninne nanne. Alcune poesie si estendono oltre la terra scozzese e raggiungono terre lontane tra i Pirenei o l’Egitto, fino a luoghi devastati dalle guerre, come la Bosnia, l’Iraq, la Siria.
Traduzione di Laura Maniero.
Catalogo, Erranze, Home page, La poesia di Ensemble, Poesia
La poesia della Stevenson è intrisa di musica. I suoi testi cantano di farfalle, di bacche bianche, di telai sferraglianti e navi imponenti, di colline spazzate dal vento e inzuppate della pioggia del Pentland. Raccontano la spensieratezza dei bambini, la consapevolezza del diventare adulti, di amicizie durature, di piccoli gesti quotidiani, dell’inesorabile trascorrere del tempo. La Scozia, terra natia dell’autrice, con la sua natura talvolta benevola, talvolta selvaggia e oscura, luccicante d’incanto o avvolta da una foschia di mistero, diventa lo sfondo di tanti testi. In essi risuona in sottofondo il suono acuto e fiero delle cornamuse che si alterna alle note vivaci e commoventi del violino, a quelle eleganti del pianoforte, a gioiose danze popolari, a filastrocche di bambini, a lamenti e ninne nanne. Alcune poesie si estendono oltre la terra scozzese e raggiungono terre lontane tra i Pirenei o l’Egitto, fino a luoghi devastati dalle guerre, come la Bosnia, l’Iraq, la Siria.
Traduzione di Laura Maniero.
La prima raccolta poetica di Eva Gebhardt.
La prima raccolta poetica di Eva Gebhardt.
La nuova raccolta poetica di Williams Busdraghi.
Affluenti, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Williams Busdraghi.
Per la prima volta tradotta in italiano l’opera di uno dei maggiori poeti britannici contemporanei.
Alter, Collane, La poesia di Ensemble, Poesia
Per la prima volta tradotta in italiano l’opera di uno dei maggiori poeti britannici contemporanei.
Il nuovo libro di Alessandro Trionfetti.
Alter, Home page, La poesia di Ensemble, Poesia
Il nuovo libro di Alessandro Trionfetti.
Nuova raccolta poetica per Emanuele Martinuzzi.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
Nuova raccolta poetica per Emanuele Martinuzzi.
La nuova raccolta poetica di Alessandra Fanti.
Il passaggio da una nicchia più chiusa, intima, raccolta, contenuta, a un orizzonte più vasto, poeticamente narrativo: è questo il salto che Alessandra Fanti compie nel suo nuovo libro di versi, che si intitola, appunto, Storie esemplari. Storie certamente, storie di cose e persone incontrate sul cammino, trovate nel mondo e dentro di sé. Esemplari necessariamente, perché la storia, in poesia, diventa paradigma di qualcosa di più: un grumo di misteriose sensazioni che va a incastonarsi nella predisposta sensibilità di chi legge o ascolta – e, parallelamente, è dalle sensazioni che nasce il bisogno di raccontare.
Dalla prefazione di Carlo Molinaro
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Alessandra Fanti.
Il passaggio da una nicchia più chiusa, intima, raccolta, contenuta, a un orizzonte più vasto, poeticamente narrativo: è questo il salto che Alessandra Fanti compie nel suo nuovo libro di versi, che si intitola, appunto, Storie esemplari. Storie certamente, storie di cose e persone incontrate sul cammino, trovate nel mondo e dentro di sé. Esemplari necessariamente, perché la storia, in poesia, diventa paradigma di qualcosa di più: un grumo di misteriose sensazioni che va a incastonarsi nella predisposta sensibilità di chi legge o ascolta – e, parallelamente, è dalle sensazioni che nasce il bisogno di raccontare.
Dalla prefazione di Carlo Molinaro
La realtà è osservabile fin dove si voglia osservarla; le componenti del mondo, siano esse enormi o minuscole, all’interno oppure all’esterno dell’osservatore, hanno bisogno di strumenti capaci di renderle visibili, coadiuvando la già precisa lente dell’occhio nell’atto che causa la conoscenza. Voler conoscere è chiedersi dove direzionare il mezzo che aiuta la vista, lo strumento che permette l’esame, il controllo e la misurazione del reale. In questo modo nasce la scienza moderna: dall’utilizzo di una lente complementare a quella del cristallino e dalla direzione da attribuire all’obiettivo. Nel proprio processo di formazione e maturazione continua, di cui le raccolte poetiche e i saggi rappresentano le tappe, la poetessa barcellonese Gemma Gorga ha sentito la necessità di utilizzare tre strumenti ottici, che danno il nome alle corrispondenti tre sezioni della presente raccolta, per analizzare quella realtà che si percepisce presente e tangibile ma poco visibile perché troppo piccola o grande, esageratamente vicina o distante, interiore oppure oggettivamente esterna.
Traduzione di Giampaolo Vincenzi
Uncategorized, Collane, La poesia di Ensemble, Poesia, Siglo Presente
La realtà è osservabile fin dove si voglia osservarla; le componenti del mondo, siano esse enormi o minuscole, all’interno oppure all’esterno dell’osservatore, hanno bisogno di strumenti capaci di renderle visibili, coadiuvando la già precisa lente dell’occhio nell’atto che causa la conoscenza. Voler conoscere è chiedersi dove direzionare il mezzo che aiuta la vista, lo strumento che permette l’esame, il controllo e la misurazione del reale. In questo modo nasce la scienza moderna: dall’utilizzo di una lente complementare a quella del cristallino e dalla direzione da attribuire all’obiettivo. Nel proprio processo di formazione e maturazione continua, di cui le raccolte poetiche e i saggi rappresentano le tappe, la poetessa barcellonese Gemma Gorga ha sentito la necessità di utilizzare tre strumenti ottici, che danno il nome alle corrispondenti tre sezioni della presente raccolta, per analizzare quella realtà che si percepisce presente e tangibile ma poco visibile perché troppo piccola o grande, esageratamente vicina o distante, interiore oppure oggettivamente esterna.
Traduzione di Giampaolo Vincenzi
La prima raccolta edita di Luca Atzori.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima raccolta edita di Luca Atzori.
La prima raccolta poetica di Matteo Maxia.
«[…] Matteo ha questa capacità. In un tempo di sciatteria linguistica, la sua è un’opera di cesello, recuperando suoni e sensi della parola. Riesce a trasportare il lettore in continenti emotivi che rimangono sempre inesplorati: ciascuno deve ogni volta riscoprire i propri, diversi da tutti gli altri, continenti emotivi. Matteo è, ovviamente, uomo del nostro tempo. Se ci concediamo qualche sociologismo, molte delle sue poesie esprimono il disagio dell’uomo massa, mercificato e avvilito. Il disagio di “arrampicatore asociale”, che combatte quotidianamente per sopravvivere, non per crescere e migliorare, che si arrampica semplicemente per non cadere […]».
Dalla prefazione di Gianfranco Bottazzi
*L’immagine del profilo è di © Giovanni Coda
Alter, Catalogo, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima raccolta poetica di Matteo Maxia.
«[…] Matteo ha questa capacità. In un tempo di sciatteria linguistica, la sua è un’opera di cesello, recuperando suoni e sensi della parola. Riesce a trasportare il lettore in continenti emotivi che rimangono sempre inesplorati: ciascuno deve ogni volta riscoprire i propri, diversi da tutti gli altri, continenti emotivi. Matteo è, ovviamente, uomo del nostro tempo. Se ci concediamo qualche sociologismo, molte delle sue poesie esprimono il disagio dell’uomo massa, mercificato e avvilito. Il disagio di “arrampicatore asociale”, che combatte quotidianamente per sopravvivere, non per crescere e migliorare, che si arrampica semplicemente per non cadere […]».
Dalla prefazione di Gianfranco Bottazzi
*L’immagine del profilo è di © Giovanni Coda
«La d’Andrea non lascia solamente un testamento filosofico, poetico, giornalistico, ma essenzialmente spirituale, la sua esistenza tramanda un pensiero tramutatosi in parola scritta, in versi o in prosa, pronunciata in fabbriche e piazze. Una parola che si trasforma in azione mai animata dall’odio, piuttosto spinta dalla ferma volontà di liberare l’essere umano, qualunque essere umano, dall’abuso, dalla protervia, dal giogo, insomma dal Potere. La parola come mezzo per raggiunge i cuori e le menti, una lirica che predilige una forma soave nonostante lo scopo, una lingua che salda assieme i verbi dell’agire e del pensare, senza disperdere lo scopo primario, senza mai abbandonare la delicatezza d’animo che la contraddistingue».
Dario Pontuale
In vetrina, La poesia di Ensemble, Poesia, I classici
«La d’Andrea non lascia solamente un testamento filosofico, poetico, giornalistico, ma essenzialmente spirituale, la sua esistenza tramanda un pensiero tramutatosi in parola scritta, in versi o in prosa, pronunciata in fabbriche e piazze. Una parola che si trasforma in azione mai animata dall’odio, piuttosto spinta dalla ferma volontà di liberare l’essere umano, qualunque essere umano, dall’abuso, dalla protervia, dal giogo, insomma dal Potere. La parola come mezzo per raggiunge i cuori e le menti, una lirica che predilige una forma soave nonostante lo scopo, una lingua che salda assieme i verbi dell’agire e del pensare, senza disperdere lo scopo primario, senza mai abbandonare la delicatezza d’animo che la contraddistingue».
Dario Pontuale
“Torneranno i cavalli al galoppo” è un libro composto da trenta poesie che attraversano molti argomenti, tracciano sentieri e aprono il pensiero, indagano nell’animo umano e ci fanno conoscere cose nuove. Tra i temi trattati molto evidenti sono quelli di carattere sociale come la denuncia dell’apatia umana che ritroviamo nella poesia “Gli indifferenti”, o il richiamo alla tragedia dei desaparecidos argentini della poesia “Desaparecidos”, tema veramente difficile da trattare per la sua intrinseca tragedia e delicatezza, ma che il poeta affronta senza retorica, con grande pathos, trasformandosi nel padre che ha perduto la figlia che riposa, forse, negli abissi dell’Oceano Atlantico. E ancora il tema accusatorio e di denuncia della poesia “Nessun muro” che evidenzia lo squallore del nostro scenario politico.
Illustrazioni di Roly Arias
Traduzione allo spagnolo di Claudia Teresa Acuña
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia, Varia
“Torneranno i cavalli al galoppo” è un libro composto da trenta poesie che attraversano molti argomenti, tracciano sentieri e aprono il pensiero, indagano nell’animo umano e ci fanno conoscere cose nuove. Tra i temi trattati molto evidenti sono quelli di carattere sociale come la denuncia dell’apatia umana che ritroviamo nella poesia “Gli indifferenti”, o il richiamo alla tragedia dei desaparecidos argentini della poesia “Desaparecidos”, tema veramente difficile da trattare per la sua intrinseca tragedia e delicatezza, ma che il poeta affronta senza retorica, con grande pathos, trasformandosi nel padre che ha perduto la figlia che riposa, forse, negli abissi dell’Oceano Atlantico. E ancora il tema accusatorio e di denuncia della poesia “Nessun muro” che evidenzia lo squallore del nostro scenario politico.
Illustrazioni di Roly Arias
Traduzione allo spagnolo di Claudia Teresa Acuña