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Archeologia provvisoria è la nuova raccolta poetica di Rosalba Campra, scrittrice argentina da tempo residente in Italia.
Traduzione di Carlotta Orlandi
La poesia di Ensemble, Poesia, Siglo Presente
Archeologia provvisoria è la nuova raccolta poetica di Rosalba Campra, scrittrice argentina da tempo residente in Italia.
Traduzione di Carlotta Orlandi
La nuova raccolta poetica di Michele Papa (autore, con Ensemble, di Ottantotto dita meccaniche).
Alter, Collane, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Michele Papa (autore, con Ensemble, di Ottantotto dita meccaniche).
La raccolta poetica del performer Frankie Fancello.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La raccolta poetica del performer Frankie Fancello.
L’ultimo, bellissimo, libro di Gabriele Galloni. Una raccolta postuma che ci mostra un’altra faccia della poetica di Gabriele.
Alter, In vetrina, La poesia di Ensemble
L’ultimo, bellissimo, libro di Gabriele Galloni. Una raccolta postuma che ci mostra un’altra faccia della poetica di Gabriele.
La nuova raccolta poetica di Giuseppe Settanni.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Giuseppe Settanni.
La nuova raccolta poetica di Daniele Cargnino.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Daniele Cargnino.
“Bosnia, appunti di viaggio e altre poesie” di Paolo M. Rocco, è il viaggio (nel significato del nostoi, ricerca di conoscenza e veicolo d’esperienza), nellavita e della vita tra realtà, percezione, visionarietà. Le poesie di Paolo M. Rocco si costituiscono, inoltre, in percorso iniziatico, indagine, quindi, anche interiore, e topos della scoperta di un esule nella contemporaneità che disumanizza e parcellizza l’esistenza. Non è uno spazio di fuga, allora, ma di autentica libertà nel corpo a corpo con la coscienza della crisi della nostra epoca, e spazio di verità nel tentativo di ridestare – come ha scritto con una felice intuizione Al J. Moran nella presentazione del primo libro dell’Autore “I Canti” – la scintilla di sacro che è in ognuno. Parola, paesaggio, pensiero si aprono al disvelamento e il viaggio diventa metafora della vicenda umana, laddove non c’è naufragio, non c’è sconfitta finché l’uomo, l’essere, riesca a ritrovarsi. Una metafora che emerge nel suono stesso della lingua che conferisce alle parole peso: nella musicalità del ritmo e del riverbero sonoro che innervano i versi e testimoniano – risolvendosi nella funzione fonosimbolica – di una intensità che assegna ancor più potenza alle parole, un surplus di significato nelle sue metafore e simboli come invito a percepire una verità celata e che alla precarietà di una desolante condizione umana traghettata nel principio del mare o di un fiume o di un canale, accompagna il bagaglio di memorie, sentimenti, pensieri del viaggiatore che tenta di uscire dalla finitezza della realtà per tornare all’infinito. Che sia l’anima dell’essere e del mondo – dicono queste poesie – a rianimare l’elaborazione di un pensiero sull’esistenza, e sulla natura, poiché anche nel momento in cui la potenza sensoriale si sublima in un’astrazione – conoscibile, come idea/noumeno, solo attraverso l’azione dell’intelletto e del pensiero – essa non perde l’àncora del suo legame con il mondo, non nega quella realtà ma suggerisce uno spazio di autenticità che la realtà, oggi, non sembra contemplare.
Collane, La poesia di Ensemble
“Bosnia, appunti di viaggio e altre poesie” di Paolo M. Rocco, è il viaggio (nel significato del nostoi, ricerca di conoscenza e veicolo d’esperienza), nellavita e della vita tra realtà, percezione, visionarietà. Le poesie di Paolo M. Rocco si costituiscono, inoltre, in percorso iniziatico, indagine, quindi, anche interiore, e topos della scoperta di un esule nella contemporaneità che disumanizza e parcellizza l’esistenza. Non è uno spazio di fuga, allora, ma di autentica libertà nel corpo a corpo con la coscienza della crisi della nostra epoca, e spazio di verità nel tentativo di ridestare – come ha scritto con una felice intuizione Al J. Moran nella presentazione del primo libro dell’Autore “I Canti” – la scintilla di sacro che è in ognuno. Parola, paesaggio, pensiero si aprono al disvelamento e il viaggio diventa metafora della vicenda umana, laddove non c’è naufragio, non c’è sconfitta finché l’uomo, l’essere, riesca a ritrovarsi. Una metafora che emerge nel suono stesso della lingua che conferisce alle parole peso: nella musicalità del ritmo e del riverbero sonoro che innervano i versi e testimoniano – risolvendosi nella funzione fonosimbolica – di una intensità che assegna ancor più potenza alle parole, un surplus di significato nelle sue metafore e simboli come invito a percepire una verità celata e che alla precarietà di una desolante condizione umana traghettata nel principio del mare o di un fiume o di un canale, accompagna il bagaglio di memorie, sentimenti, pensieri del viaggiatore che tenta di uscire dalla finitezza della realtà per tornare all’infinito. Che sia l’anima dell’essere e del mondo – dicono queste poesie – a rianimare l’elaborazione di un pensiero sull’esistenza, e sulla natura, poiché anche nel momento in cui la potenza sensoriale si sublima in un’astrazione – conoscibile, come idea/noumeno, solo attraverso l’azione dell’intelletto e del pensiero – essa non perde l’àncora del suo legame con il mondo, non nega quella realtà ma suggerisce uno spazio di autenticità che la realtà, oggi, non sembra contemplare.
La nuova raccolta poetica di Valerio Cruciani.
Alter, Collane, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Valerio Cruciani.
La prima raccolta poetica di Claudia Malaguti.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima raccolta poetica di Claudia Malaguti.
Un martellante poema di Antonio Vella.
Un martellante poema di Antonio Vella.
La nuova raccolta poetica di Veronica Chiossi.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Veronica Chiossi.
Era Elena.
Si dipingeva le labbra
di un carminio rosso sangue
e annodavano un rosario di spine
contro i teneri germogli
fra i seni.
Traduzione di Pietro Cerrato e Daniele Cerrato.
Collane, La poesia di Ensemble, Poesia, Siglo Presente
Era Elena.
Si dipingeva le labbra
di un carminio rosso sangue
e annodavano un rosario di spine
contro i teneri germogli
fra i seni.
Traduzione di Pietro Cerrato e Daniele Cerrato.