La raccolta poetica di Donato Placido e Antonio G. D’Errico.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La raccolta poetica di Donato Placido e Antonio G. D’Errico.
La prima raccolta poetica di Martina Aveta.
Alter, Catalogo, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima raccolta poetica di Martina Aveta.
La prima raccolta poetica di Stella Carnevali.
La prima raccolta poetica di Stella Carnevali.
La prima raccolta poetica di Francesco Costa.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima raccolta poetica di Francesco Costa.
Third time’s a charm, dicono gli inglesi. La terza volta è quella giusta, la migliore. E così è anche per la scrittrice Ilaria Palomba, che con Città metafisiche è giunta alla sua terza prova poetica.
Il libro porta a compimento le premesse dei due libri precedenti e ne è, in qualche modo, la pietra tombale.
Intendo dire che dopo Città metafisiche la poesia di Palomba non potrà che essere altra, tanto è dirompente quest’opera. Inutile cercarvi influenze esterne: è una poesia che vive di e per sé stessa. Un nome che potrebbe far capolino è quello di Alejandra Pizarnik, ma sarebbe un riferimento ozioso evacuo; un riflesso distante.
Il dolore e il sacrificio, punti cardine della poetica dell’autrice, sono qui trattati lucidamente e senza cadere nel dolorismo facile di certa poesia confessionale. La parola della Palomba è un bisturi che squarcia il velo di Maya.
Se Mancanza (Alter Ego-Augh edizioni, 2017) esplorava la Perdita e Deserto (Fusibilia, 2019) raccontava le sue conseguenze, Città metafisiche è una cartolina dall’Abisso. Tutto è già accaduto: non c’è presente né passato, solo un futuro in potenza, ipotetico, un grumo nerissimo.
Ilaria Palomba dimostra con questo libro che è ancora possibile, a dispetto di chi dice che tutto è già stato detto, raccontare la sofferenza di appartenere al mondo.
Gabriele Galloni
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
Third time’s a charm, dicono gli inglesi. La terza volta è quella giusta, la migliore. E così è anche per la scrittrice Ilaria Palomba, che con Città metafisiche è giunta alla sua terza prova poetica.
Il libro porta a compimento le premesse dei due libri precedenti e ne è, in qualche modo, la pietra tombale.
Intendo dire che dopo Città metafisiche la poesia di Palomba non potrà che essere altra, tanto è dirompente quest’opera. Inutile cercarvi influenze esterne: è una poesia che vive di e per sé stessa. Un nome che potrebbe far capolino è quello di Alejandra Pizarnik, ma sarebbe un riferimento ozioso evacuo; un riflesso distante.
Il dolore e il sacrificio, punti cardine della poetica dell’autrice, sono qui trattati lucidamente e senza cadere nel dolorismo facile di certa poesia confessionale. La parola della Palomba è un bisturi che squarcia il velo di Maya.
Se Mancanza (Alter Ego-Augh edizioni, 2017) esplorava la Perdita e Deserto (Fusibilia, 2019) raccontava le sue conseguenze, Città metafisiche è una cartolina dall’Abisso. Tutto è già accaduto: non c’è presente né passato, solo un futuro in potenza, ipotetico, un grumo nerissimo.
Ilaria Palomba dimostra con questo libro che è ancora possibile, a dispetto di chi dice che tutto è già stato detto, raccontare la sofferenza di appartenere al mondo.
Gabriele Galloni
La prima raccolta poetica di Emilia Vetere.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima raccolta poetica di Emilia Vetere.
Il potere delle donne, l’amore, la forza, la ribellione agli abusi. Una raccolta di poesie che accoglie testi vecchi (fine anni Novanta e testi recenti). L’anima di una donna, nelle sue mille sfaccettature. Dal fango alla luce.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
Il potere delle donne, l’amore, la forza, la ribellione agli abusi. Una raccolta di poesie che accoglie testi vecchi (fine anni Novanta e testi recenti). L’anima di una donna, nelle sue mille sfaccettature. Dal fango alla luce.
La nuova raccolta poetica di Edoardo Piazza.
Alter, Collane, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Edoardo Piazza.
Edizione originale americana: Contraband of Hoopoe, Omnidawn, 2014.
Traduzione di Anna Aresi.
A cura di Edoardo Olmi e Andrea Sirotti.
Affluenti, La poesia di Ensemble, Poesia
Edizione originale americana: Contraband of Hoopoe, Omnidawn, 2014.
Traduzione di Anna Aresi.
A cura di Edoardo Olmi e Andrea Sirotti.
La nuova raccolta poetica di Gabriele Galloni.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Gabriele Galloni.
Creature rappresenta un viaggio, frammenti di vita, di un percorso che, attraverso la poesia, va dalla lotta alla rinascita. Un percorso che comincia con il cuore nudo e inerme di una donna che vince una delle sue battaglie più importanti, quella contro la paura che le diventa poi amica e comincia a profumare di ciliegia e mandarino. Comincia lì il suo viaggio durante il quale le faranno compagnia tante altre creature: le radici, la nostalgia, i silenzi, il mare e l’amore. Il profumo delle cose, degli stati d’animo è il filo che tiene le creature per mano, le une con le altre.
Illustrazione in copertina di Mary O’Connor Shaw
Illustrazioni di Maniacodamore / Pietro Tenuta
__________
Il libro uscirà il 27 ottobre, potete acquistare il libro e vi verrà consegnato in anteprima appena arriveranno le copie in magazzino. I primi trenta lettori che ordineranno una copia dal nostro sito, avranno una copia autografata a mano dall’autrice.
Alter, Catalogo, Collane, La poesia di Ensemble, Poesia
Creature rappresenta un viaggio, frammenti di vita, di un percorso che, attraverso la poesia, va dalla lotta alla rinascita. Un percorso che comincia con il cuore nudo e inerme di una donna che vince una delle sue battaglie più importanti, quella contro la paura che le diventa poi amica e comincia a profumare di ciliegia e mandarino. Comincia lì il suo viaggio durante il quale le faranno compagnia tante altre creature: le radici, la nostalgia, i silenzi, il mare e l’amore. Il profumo delle cose, degli stati d’animo è il filo che tiene le creature per mano, le une con le altre.
Illustrazione in copertina di Mary O’Connor Shaw
Illustrazioni di Maniacodamore / Pietro Tenuta
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Il libro uscirà il 27 ottobre, potete acquistare il libro e vi verrà consegnato in anteprima appena arriveranno le copie in magazzino. I primi trenta lettori che ordineranno una copia dal nostro sito, avranno una copia autografata a mano dall’autrice.
«Si apre una contraddizione in chi affronta la lettura di questo importante contributo che Gëzim Hajdari offre alle nostre lettere, e non solo: la certezza di punti fermi, la caparbietà di un progetto a lungo termine, l’ostinazione a credere in valori millenari filtrati dalla invenzione scritta, pure a fronte di un mutamento epocale di paradigma, che tutto appiattisce, frammenta, disconosce e distrugge, proprio a far capo dallo status che l’autore porta, esibisce, coltiva: quello di esule, migrante, rifugiato, altro e diverso. Una condizione fluida e bloccata che i suoi testi poetici ribadiscono ad ogni strofa, essendo ormai l’esperienza di fuggitivo e sradicato divenuta elemento sostanziale del suo vissuto e del suo immaginario, vittima (come vedremo) con molti altri intellettuali “stranieri” di una tacita e sistematica espulsione che l’Italia pre e post salviniana ha caparbiamente attuato in nome anche di purezza e primato letterari, di fatto smentiti da questa stessa raccolta».
Fulvio Pezzarossa
Erranze, Home page, In vetrina, La poesia di Ensemble, Poesia
«Si apre una contraddizione in chi affronta la lettura di questo importante contributo che Gëzim Hajdari offre alle nostre lettere, e non solo: la certezza di punti fermi, la caparbietà di un progetto a lungo termine, l’ostinazione a credere in valori millenari filtrati dalla invenzione scritta, pure a fronte di un mutamento epocale di paradigma, che tutto appiattisce, frammenta, disconosce e distrugge, proprio a far capo dallo status che l’autore porta, esibisce, coltiva: quello di esule, migrante, rifugiato, altro e diverso. Una condizione fluida e bloccata che i suoi testi poetici ribadiscono ad ogni strofa, essendo ormai l’esperienza di fuggitivo e sradicato divenuta elemento sostanziale del suo vissuto e del suo immaginario, vittima (come vedremo) con molti altri intellettuali “stranieri” di una tacita e sistematica espulsione che l’Italia pre e post salviniana ha caparbiamente attuato in nome anche di purezza e primato letterari, di fatto smentiti da questa stessa raccolta».
Fulvio Pezzarossa