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L’opera di Elvire Maurouard è un suggestivo affresco su Napoli, un percorso nella città e nel suo passato. Ricostruzioni storiche, ricordi, ritratti di artisti, luoghi, fanno di questo libro un inno ai colori, alle melodie, alla bellezza, all’amore e alla profonda umanità della capitale partenopea.Una città tanto seducente e misteriosa quanto poetica e verace, da scoprire attraverso lo stile originale ed elegante dell’autrice.
Traduzione di Elisa Cianca
Catalogo, Echos, Home page, Narrativa
L’opera di Elvire Maurouard è un suggestivo affresco su Napoli, un percorso nella città e nel suo passato. Ricostruzioni storiche, ricordi, ritratti di artisti, luoghi, fanno di questo libro un inno ai colori, alle melodie, alla bellezza, all’amore e alla profonda umanità della capitale partenopea.Una città tanto seducente e misteriosa quanto poetica e verace, da scoprire attraverso lo stile originale ed elegante dell’autrice.
Traduzione di Elisa Cianca
Il bel debutto narrativo di Niky D’Attoma.
Vediamo: Rio non è un romanzo, non è un testo teatrale. È un genere misto a cui manca un nome. Didascalie, note di regia, dialoghi e monologhi. Quattro personaggi, due giovanidonne, due uomini, ma non fa differenza, «nessuno si accorge se l’acqua piange». Quattro storie tanto diverse, o forse no: J, il Ricordatore mai nato, Perla, la migrante figlia dell’acqua, Jamelia, l’africana albina, bambina delle premonizioni, Varud, il medico che gira il mondo per incontrare il suo passato, perché spazio e tempo sono la stessa cosa. Intorno a loro una città ostile, che esplode, un porto diviso da un muro che, costruito per la guerra, ora spartisce e ferma i migranti. Il muro non è altro che il «fastidio nel contatto», come lo chiama Richard Sennett.
Il bel debutto narrativo di Niky D’Attoma.
Vediamo: Rio non è un romanzo, non è un testo teatrale. È un genere misto a cui manca un nome. Didascalie, note di regia, dialoghi e monologhi. Quattro personaggi, due giovanidonne, due uomini, ma non fa differenza, «nessuno si accorge se l’acqua piange». Quattro storie tanto diverse, o forse no: J, il Ricordatore mai nato, Perla, la migrante figlia dell’acqua, Jamelia, l’africana albina, bambina delle premonizioni, Varud, il medico che gira il mondo per incontrare il suo passato, perché spazio e tempo sono la stessa cosa. Intorno a loro una città ostile, che esplode, un porto diviso da un muro che, costruito per la guerra, ora spartisce e ferma i migranti. Il muro non è altro che il «fastidio nel contatto», come lo chiama Richard Sennett.
Echos, Narrativa, Officina Ensemble
Nel gergo poliziesco, un culocaldo è un sospettato di terrorismo. Victor Gell, sbirro di periferia in un sonnecchioso distretto di Londra, un giorno trova nel suo ufficio il detective Oliver Outeberry, dei Servizi dell’Antiterrorismo. È lì per un’indagine su due nuovi culicaldi venuti fuori dal nulla, i fratelli Akram, due ragazzi pakistani del suo distretto. Immigrati di seconda generazione, sradicati, idealisti, e, apparentemente, con qualche grillo di troppo per la testa. L’indagine sui fratelli Akram porterà i due agenti dentro le rivoluzioni solitarie dei suburbi multietnici della grande metropoli, tra musicisti da garage, piccoli spacciatori, e fan di Guerre stellari, tutti legati da una voglia preoccupante di fede e di martirio.
Echos, Home page, In vetrina, Narrativa
Nel gergo poliziesco, un culocaldo è un sospettato di terrorismo. Victor Gell, sbirro di periferia in un sonnecchioso distretto di Londra, un giorno trova nel suo ufficio il detective Oliver Outeberry, dei Servizi dell’Antiterrorismo. È lì per un’indagine su due nuovi culicaldi venuti fuori dal nulla, i fratelli Akram, due ragazzi pakistani del suo distretto. Immigrati di seconda generazione, sradicati, idealisti, e, apparentemente, con qualche grillo di troppo per la testa. L’indagine sui fratelli Akram porterà i due agenti dentro le rivoluzioni solitarie dei suburbi multietnici della grande metropoli, tra musicisti da garage, piccoli spacciatori, e fan di Guerre stellari, tutti legati da una voglia preoccupante di fede e di martirio.
«Scheletri nell’armadio ha la vis comica di un Frankenstein Junior, il surreale di un Clouseau amplificato e il paradossale dialettico di Totò»
Premio Solinas
Scheletri nell’armadio è un romanzo dai toni surreali, un giallo divertente e paradossale che ribalta ogni ordine naturale delle cose.
Tutto ha inizio quando Orazio, il protagonista, rientra a casa e sua moglie Jessica, donna esuberante con accessi di ninfomania, sta facendo sesso con un altro.
L’ “altro” deve nascondersi, come nella migliore delle tradizioni, nell’armadio ma in un susseguirsi di situazioni assurde, la storia, tingendosi di giallo, prende strade inaspettate. Tra il serio e il faceto Mannella ci regala un libro unico nel suo genere.
«Scheletri nell’armadio ha la vis comica di un Frankenstein Junior, il surreale di un Clouseau amplificato e il paradossale dialettico di Totò»
Premio Solinas
Scheletri nell’armadio è un romanzo dai toni surreali, un giallo divertente e paradossale che ribalta ogni ordine naturale delle cose.
Tutto ha inizio quando Orazio, il protagonista, rientra a casa e sua moglie Jessica, donna esuberante con accessi di ninfomania, sta facendo sesso con un altro.
L’ “altro” deve nascondersi, come nella migliore delle tradizioni, nell’armadio ma in un susseguirsi di situazioni assurde, la storia, tingendosi di giallo, prende strade inaspettate. Tra il serio e il faceto Mannella ci regala un libro unico nel suo genere.
Un uomo sulla mezza età non sopporta più il rumore. Questo mondo chiassoso e aggressivo, così diverso dal futuro che immaginava da ragazzo, ormai lo opprime. Decide di mollare tutto, lascia Roma e si rifugia su una minuscola isola della laguna di Venezia. Ma quando pensa di aver trovato il suo nascondiglio, una macabra scoperta lo obbliga a ripercorrere il viaggio a ritroso. Con ritmo, suspense e uno sguardo impietoso sulla società di oggi, Silenzio racconta come sia impossibile nascondersi da una vita che, in un modo o nell’altro, presenta sempre il conto.
Collane, Echos, In vetrina, Narrativa
Un uomo sulla mezza età non sopporta più il rumore. Questo mondo chiassoso e aggressivo, così diverso dal futuro che immaginava da ragazzo, ormai lo opprime. Decide di mollare tutto, lascia Roma e si rifugia su una minuscola isola della laguna di Venezia. Ma quando pensa di aver trovato il suo nascondiglio, una macabra scoperta lo obbliga a ripercorrere il viaggio a ritroso. Con ritmo, suspense e uno sguardo impietoso sulla società di oggi, Silenzio racconta come sia impossibile nascondersi da una vita che, in un modo o nell’altro, presenta sempre il conto.
I tre romanzi di Riccardo de Torrebruna usciti con Ensemble, tutti insieme, a un prezzo speciale.
I tre romanzi di Riccardo de Torrebruna usciti con Ensemble, tutti insieme, a un prezzo speciale.
Starry night è un romanzo che nasce da un’assenza, proprio come il dipinto di Van Gogh che Filippo e Greta ammirano ad Amsterdam, in cui il soggetto è il vuoto ed è la luce a descrivere il buio.
Starry night è un romanzo che nasce da un’assenza, proprio come il dipinto di Van Gogh che Filippo e Greta ammirano ad Amsterdam, in cui il soggetto è il vuoto ed è la luce a descrivere il buio.
Tutto gira intorno a un fucile fabbricato nel Belpaese, che i kosovari chiamano Talianka.Finita nelle mani di un contadino che la custodisce come un feticcio, l’arma diventa osservatrice privilegiata e protagonista assoluta di una narrazione in cui tutto è messo in discussione, persino la Storia. Sullo sfondo di leggi non scritte (il Kanun, il codice d’onore albanese) e persecuzioni militari, il sesso e la guerra, le paure e il bisogno di libertà si mescolano costantemente, fino quasi a sovrapporsi.A metà tra il Decamerone e il Don Chisciotte, questo romanzo si inserisce, con irriverenza e sarcasmo, in quel solco incolmabile tra passato e futuro, tradizione e modernità, regionalismo e globalizzazione che solo gli autori balcanici sanno raccontare così bene.
Traduzione di Iris Hajdari.
Tutto gira intorno a un fucile fabbricato nel Belpaese, che i kosovari chiamano Talianka.Finita nelle mani di un contadino che la custodisce come un feticcio, l’arma diventa osservatrice privilegiata e protagonista assoluta di una narrazione in cui tutto è messo in discussione, persino la Storia. Sullo sfondo di leggi non scritte (il Kanun, il codice d’onore albanese) e persecuzioni militari, il sesso e la guerra, le paure e il bisogno di libertà si mescolano costantemente, fino quasi a sovrapporsi.A metà tra il Decamerone e il Don Chisciotte, questo romanzo si inserisce, con irriverenza e sarcasmo, in quel solco incolmabile tra passato e futuro, tradizione e modernità, regionalismo e globalizzazione che solo gli autori balcanici sanno raccontare così bene.
Traduzione di Iris Hajdari.
Il nuovo libro di Otello Marcacci
I tempi supplementari sono tempi di grazia, nel calcio come nella vita. Quando la superiorità dell’avversario è schiacciante si cerca di coprire la porta fino al fischio finale, e, nel frattempo, si spera: si spera di limitare la sconfitta facendo almeno un goal, si spera che un pallone cada in avanti, quanto basta da far partire l’improbabile contropiede di un mediano; si spera di resistere fino alla fine. E allora si va ai supplementari. Giacomo e i suoi amici vanno tutte le estati al mare in colonia, con le suore, nella pineta di Marina di Grosseto. Quando raccolgono la sfida dei ragazzi di un’altra colonia, inizierà una partita di calcio che durerà per cinquant’anni.
Echos, Home page, In vetrina, Narrativa
Il nuovo libro di Otello Marcacci
I tempi supplementari sono tempi di grazia, nel calcio come nella vita. Quando la superiorità dell’avversario è schiacciante si cerca di coprire la porta fino al fischio finale, e, nel frattempo, si spera: si spera di limitare la sconfitta facendo almeno un goal, si spera che un pallone cada in avanti, quanto basta da far partire l’improbabile contropiede di un mediano; si spera di resistere fino alla fine. E allora si va ai supplementari. Giacomo e i suoi amici vanno tutte le estati al mare in colonia, con le suore, nella pineta di Marina di Grosseto. Quando raccolgono la sfida dei ragazzi di un’altra colonia, inizierà una partita di calcio che durerà per cinquant’anni.
Nuova edizione per un romanzo avvincente che ci riporta al 1981, tra le pagine della memoria che hanno cambiato per sempre la storia del nostro Paese.
Giugno 1981: i tre interminabili giorni della tragedia mediatica di Vermicino sono lo sfondo di un’indagine che cambierà per sempre la vita di Nino Arcangeli. A quattordici anni, Nino si sente richiamato dal luogo dove si sta tentando il salvataggio in diretta di Alfredino Rampi. Ignora che quella mancata impresa lo accompagnerà fino all’età adulta, al cruciale passaggio della linea d’ombra. Anni più tardi, inseguendo le note di un tango che lo perseguita e gli leva il sonno, dovrà misurarsi con il passato che ritorna. Costruita su due piani temporali e sui loro rimandi, l’indagine di Nino è una trama fitta di personaggi che si addentra nel mistero che ancora regna nel sottosuolo di Roma.
Nuova edizione per un romanzo avvincente che ci riporta al 1981, tra le pagine della memoria che hanno cambiato per sempre la storia del nostro Paese.
Giugno 1981: i tre interminabili giorni della tragedia mediatica di Vermicino sono lo sfondo di un’indagine che cambierà per sempre la vita di Nino Arcangeli. A quattordici anni, Nino si sente richiamato dal luogo dove si sta tentando il salvataggio in diretta di Alfredino Rampi. Ignora che quella mancata impresa lo accompagnerà fino all’età adulta, al cruciale passaggio della linea d’ombra. Anni più tardi, inseguendo le note di un tango che lo perseguita e gli leva il sonno, dovrà misurarsi con il passato che ritorna. Costruita su due piani temporali e sui loro rimandi, l’indagine di Nino è una trama fitta di personaggi che si addentra nel mistero che ancora regna nel sottosuolo di Roma.
“Tutto appariva in bianco e nero”: il romanzo d’esordio di Lorenzo Galantino.
Riccardo si è appena laureato in biologia all’università di Milano. Ambisce a diventare ricercatore scientifico, ma non prima di aver provato a conquistare il cuore d’Isadora, l’amica con le lentiggini che sceglie sempre l’uomo sbagliato. In un intreccio di storie personali e ombre che scorrono tra tossicodipendenza e malattia, aborto e tradimenti, c’è un Paese che cambia: i maggiori fatti italiani dal al fanno da cornice a un romanzo il cui finale a sorpresa non lascerà indenne nessuno. Lorenzo Galantino nasce a San Ferdinando di Puglia, ma vive da sempre a Milano. Appassionato di scrittura, ha pubblicato racconti brevi con varie case editrici (Ensemble, Perrone, Memori, L’Erudita), ottenendo diversi riconoscimenti. Tutto appariva in bianco e nero è il suo primo romanzo.
“Tutto appariva in bianco e nero”: il romanzo d’esordio di Lorenzo Galantino.
Riccardo si è appena laureato in biologia all’università di Milano. Ambisce a diventare ricercatore scientifico, ma non prima di aver provato a conquistare il cuore d’Isadora, l’amica con le lentiggini che sceglie sempre l’uomo sbagliato. In un intreccio di storie personali e ombre che scorrono tra tossicodipendenza e malattia, aborto e tradimenti, c’è un Paese che cambia: i maggiori fatti italiani dal al fanno da cornice a un romanzo il cui finale a sorpresa non lascerà indenne nessuno. Lorenzo Galantino nasce a San Ferdinando di Puglia, ma vive da sempre a Milano. Appassionato di scrittura, ha pubblicato racconti brevi con varie case editrici (Ensemble, Perrone, Memori, L’Erudita), ottenendo diversi riconoscimenti. Tutto appariva in bianco e nero è il suo primo romanzo.