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Uno studioso, in vacanza sul lago di Como, trova nella sua cantina un vecchio manoscritto. È l’autobiografia di una donna, Maria Cristina, accusata di stregoneria. Contro di lei, oltre alle malelingue e al sospetto, viene istituito un processo in cui si trova costretta a difendersi da accuse infamanti. Il compito di difenderla spetta a un avvocato, messer Luca, che prova ad aiutarla con coraggio. Tra torture e carte processuali, il destino diventa il vero protagonista del racconto, capace di tagliare la tanta, troppa, oscurità con la luce flebile, ma imperitura, dell’amore.
Catalogo, Officina, Officina Ensemble
Uno studioso, in vacanza sul lago di Como, trova nella sua cantina un vecchio manoscritto. È l’autobiografia di una donna, Maria Cristina, accusata di stregoneria. Contro di lei, oltre alle malelingue e al sospetto, viene istituito un processo in cui si trova costretta a difendersi da accuse infamanti. Il compito di difenderla spetta a un avvocato, messer Luca, che prova ad aiutarla con coraggio. Tra torture e carte processuali, il destino diventa il vero protagonista del racconto, capace di tagliare la tanta, troppa, oscurità con la luce flebile, ma imperitura, dell’amore.
Un viaggio nei luoghi e nell’opera di Antonio Tabucchi.
Tutto è iniziato con una gita scolastica, poi è arrivato altro. Fino a costruirsi quasi da sola la scrittura del mio andare, come una trama invisibile popolata di personaggi umanissimi. Così ho raccontato il mio viaggio nei luoghi della vita e della letteratura di Antonio Tabucchi e il mio incontro con persone a lui care. Pisa, Firenze, Lisbona, Parigi, le Azzorre, Creta: ogni tappa, un pezzo di mondo in più che ho provato a comprendere.
“I libri di Antonio Tabucchi costringono il lettore al viaggio. Solo che Tabucchi ha superpoteri grandiosi di ubiquità, e il lettore, chiunque sia, gli rimarrà sempre dietro. Maria Cristina Mannocchi ha un bel paio di ali sulle spalle. L’ha inseguito, lo sta inseguendo, e di certo continuerà a farlo perché il suo intento è quello di attirare il grande scrittore in un colloquio che ce lo riporterà indietro, facendogli ripercorrere quei luoghi così suoi diventati nel tempo anche i nostri”.
Romana Petri
Catalogo, Echos, Home page, Narrativa
Un viaggio nei luoghi e nell’opera di Antonio Tabucchi.
Tutto è iniziato con una gita scolastica, poi è arrivato altro. Fino a costruirsi quasi da sola la scrittura del mio andare, come una trama invisibile popolata di personaggi umanissimi. Così ho raccontato il mio viaggio nei luoghi della vita e della letteratura di Antonio Tabucchi e il mio incontro con persone a lui care. Pisa, Firenze, Lisbona, Parigi, le Azzorre, Creta: ogni tappa, un pezzo di mondo in più che ho provato a comprendere.
“I libri di Antonio Tabucchi costringono il lettore al viaggio. Solo che Tabucchi ha superpoteri grandiosi di ubiquità, e il lettore, chiunque sia, gli rimarrà sempre dietro. Maria Cristina Mannocchi ha un bel paio di ali sulle spalle. L’ha inseguito, lo sta inseguendo, e di certo continuerà a farlo perché il suo intento è quello di attirare il grande scrittore in un colloquio che ce lo riporterà indietro, facendogli ripercorrere quei luoghi così suoi diventati nel tempo anche i nostri”.
Romana Petri
Frugando tra le cianfrusaglie conservate nella cantina abbandonata della nonna, Asia affronta il suo passato attraverso delle lettere e degli oggetti rinchiusi nella sua valigia color amaranto. Ripercorre, così, la dolorosa storia d’amore che l’ha vista inseguire Max, un fidanzato assente e misterioso, al quale era totalmente succube. Spiandolo nei suoi numerosi spostamenti, la protagonista era venuta a conoscenza di segreti e coincidenze che avrebbero potuto spingerla a porre fine a quella malsana relazione. Solo arrivando in fondo a questa storia potremo sapere quale sia stata la decisione di Asia.
Frugando tra le cianfrusaglie conservate nella cantina abbandonata della nonna, Asia affronta il suo passato attraverso delle lettere e degli oggetti rinchiusi nella sua valigia color amaranto. Ripercorre, così, la dolorosa storia d’amore che l’ha vista inseguire Max, un fidanzato assente e misterioso, al quale era totalmente succube. Spiandolo nei suoi numerosi spostamenti, la protagonista era venuta a conoscenza di segreti e coincidenze che avrebbero potuto spingerla a porre fine a quella malsana relazione. Solo arrivando in fondo a questa storia potremo sapere quale sia stata la decisione di Asia.
Diciotto racconti che portano a galla le dinamiche più nascoste e private che scuotono, oppure immobilizzano, la quotidianità delle persone. I protagonisti sono spesso persone brutali, ferine, estremamente impulsive. Il lettore urta bruscamente con i loro istinti primordiali, con la loro incapacità di autocontrollarsi. Tutto è, al tempo stesso, giusto e sbagliato. C’è morte, c’è tradimento, c’è noia, c’è vendetta. Ma c’è soprattutto il sesso, l’unico vero fil rouge che unisce tutto quanto. Sesso che si traduce, tra le pagine di questo intenso debutto letterario, in evasione, trasgressione o semplicemente in sopravvivenza.
Catalogo, Echos, Home page, Narrativa
Diciotto racconti che portano a galla le dinamiche più nascoste e private che scuotono, oppure immobilizzano, la quotidianità delle persone. I protagonisti sono spesso persone brutali, ferine, estremamente impulsive. Il lettore urta bruscamente con i loro istinti primordiali, con la loro incapacità di autocontrollarsi. Tutto è, al tempo stesso, giusto e sbagliato. C’è morte, c’è tradimento, c’è noia, c’è vendetta. Ma c’è soprattutto il sesso, l’unico vero fil rouge che unisce tutto quanto. Sesso che si traduce, tra le pagine di questo intenso debutto letterario, in evasione, trasgressione o semplicemente in sopravvivenza.
«Le macchinazioni è un risultato brillante. Il romanzo è estremamente originale, ambizioso e “compiuto”… Magarian usa la fiction per porre alcune delle domande più grandi e complesse sulla vita. Come si vive, con il passare del tempo, la caducità delle cose? I nostri desideri possono mai essere soddisfatti? Come si può vivere una vita completa e significativa? Come tutti i migliori scrittori e pensatori, Magarian sa che non si può dipingere un ritratto accurato del mondo senza riconoscere la sua assurdità essenziale e disperata…
Le macchinazioni punta in alto, senza fronzoli, alla ricerca della compagnia dei moderni maestri europei».
Jonathan Coe
Quando Bloch, un famoso romanziere londinese, decide di scrivere un racconto sul suo amico Oscar, i dettagli immaginari della trama cominciano ad avverarsi. Oscar, da pittore mancato, sta per diventare profeta…
Una storia sui miti della celebrità, sul potere di Internet e sulle mistificazioni che fondono e confondono verità e leggenda. Magarian ci porta in un mondo che ha abbandonato il realismo e ci guida in un viaggio pieno di pathos, umorismo e bellezza sovversiva, dando vita a un’opera selvaggiamente inventiva, con un cast di personaggi abbaglianti e grotteschi. Le macchinazioni è un romanzo che riflette i nostri tempi tumultuosi, unico nel suo genere, capace di mescolare satira, amore e meditazione su sesso e identità.
Echos, Home page, In vetrina, Narrativa
«Le macchinazioni è un risultato brillante. Il romanzo è estremamente originale, ambizioso e “compiuto”… Magarian usa la fiction per porre alcune delle domande più grandi e complesse sulla vita. Come si vive, con il passare del tempo, la caducità delle cose? I nostri desideri possono mai essere soddisfatti? Come si può vivere una vita completa e significativa? Come tutti i migliori scrittori e pensatori, Magarian sa che non si può dipingere un ritratto accurato del mondo senza riconoscere la sua assurdità essenziale e disperata…
Le macchinazioni punta in alto, senza fronzoli, alla ricerca della compagnia dei moderni maestri europei».
Jonathan Coe
Quando Bloch, un famoso romanziere londinese, decide di scrivere un racconto sul suo amico Oscar, i dettagli immaginari della trama cominciano ad avverarsi. Oscar, da pittore mancato, sta per diventare profeta…
Una storia sui miti della celebrità, sul potere di Internet e sulle mistificazioni che fondono e confondono verità e leggenda. Magarian ci porta in un mondo che ha abbandonato il realismo e ci guida in un viaggio pieno di pathos, umorismo e bellezza sovversiva, dando vita a un’opera selvaggiamente inventiva, con un cast di personaggi abbaglianti e grotteschi. Le macchinazioni è un romanzo che riflette i nostri tempi tumultuosi, unico nel suo genere, capace di mescolare satira, amore e meditazione su sesso e identità.
Due carichi misteriosi che attraversano l’Europa, una setta che agisce di nascosto per realizzare il suo folle piano e una serie di persone che si muovono e si intrecciano inseguendo i propri scopi. Sono gli elementi di base di Le Rose di Sharon, un romanzo corale che, con incredibile controllo delle tante linee narrati- ve, punta con forza sull’incontro tra personaggi appartenenti a culture diverse, impegnati nel raggiungimento dei loro obiettivi e immersi in un pericoloso gioco di apparenze e inganni.
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Due carichi misteriosi che attraversano l’Europa, una setta che agisce di nascosto per realizzare il suo folle piano e una serie di persone che si muovono e si intrecciano inseguendo i propri scopi. Sono gli elementi di base di Le Rose di Sharon, un romanzo corale che, con incredibile controllo delle tante linee narrati- ve, punta con forza sull’incontro tra personaggi appartenenti a culture diverse, impegnati nel raggiungimento dei loro obiettivi e immersi in un pericoloso gioco di apparenze e inganni.
Roberta è una studiosa dello scioglimento dei ghiacciai. Ha un marito, una figlia, una vita serena. Quando le viene proposto di girare un porno, accetta senza esitare. Roberta non parla, non si confida, non cerca consenso né disapprovazione, non fa dichiarazioni politiche, non chiede scusa, non chiede niente. Nei tempi del #metoo e del revenge porn, Roberta sceglie di farsi sbattere da tre uomini davanti a una telecamera. Mentre il mondo intorno a lei frana, e i ghiacciai continuano silenziosi a scivolare.
Collane, Echos, In vetrina, Narrativa
Roberta è una studiosa dello scioglimento dei ghiacciai. Ha un marito, una figlia, una vita serena. Quando le viene proposto di girare un porno, accetta senza esitare. Roberta non parla, non si confida, non cerca consenso né disapprovazione, non fa dichiarazioni politiche, non chiede scusa, non chiede niente. Nei tempi del #metoo e del revenge porn, Roberta sceglie di farsi sbattere da tre uomini davanti a una telecamera. Mentre il mondo intorno a lei frana, e i ghiacciai continuano silenziosi a scivolare.
Un romanzo di grande attualità che attraversa le generazioni, cercando nei chiaroscuri del passato le risposte per comprendere e affrontare il presente. Finalmente in Italia la saga familiare che ha fatto commuovere la Francia.
Una famiglia di Montpellier, apparentemente felice, è prigioniera di un pesante segreto che risale ai tempi della guerra: il nonno Marcel fu un “malgré-nous”, uno degli alsaziani costretti ad arruolarsi nell’esercito tedesco durante l’occupazione nazista. Ma è proprio questa tutta la verità? A sconvolgere gli equilibri della famiglia Muller saranno uno spartito musicale e un incontro casuale. La musica, vera protagonista del romanzo, permetterà ai personaggi di liberarsi degli antichi fardelli che li attanagliano, dando vita a una narrazione polifonica e strumentale, come fosse una partitura.
Traduzione di Paola Casadei
Catalogo, Echos, Home page, Narrativa
Un romanzo di grande attualità che attraversa le generazioni, cercando nei chiaroscuri del passato le risposte per comprendere e affrontare il presente. Finalmente in Italia la saga familiare che ha fatto commuovere la Francia.
Una famiglia di Montpellier, apparentemente felice, è prigioniera di un pesante segreto che risale ai tempi della guerra: il nonno Marcel fu un “malgré-nous”, uno degli alsaziani costretti ad arruolarsi nell’esercito tedesco durante l’occupazione nazista. Ma è proprio questa tutta la verità? A sconvolgere gli equilibri della famiglia Muller saranno uno spartito musicale e un incontro casuale. La musica, vera protagonista del romanzo, permetterà ai personaggi di liberarsi degli antichi fardelli che li attanagliano, dando vita a una narrazione polifonica e strumentale, come fosse una partitura.
Traduzione di Paola Casadei
Scritti nell’arco di quindici anni, i dieci racconti della raccolta, con toni e atmosfere che passano dal gotico all’onirico, dal biblico all’horror, spaziano tra epoche e tematiche diverse. Partendo da Mangiamemoria, favola gotica che dà il nome alla raccolta e narra le vicende dell’omonima figura, simbolo dell’Oblio, si arriva a storie che, in termini allegorici, raccontano i temi dei limiti e potenzialità dell’Arte, dell’indifferenza, dell’estremismo religioso, dell’amicizia e del limbo tra la vita e la non vita. Una raccolta che diventa, per il lettore, una esperienza sensoriale e, per l’autore, un modo per omaggiare autori del calibro di Poe e Lovecraft, numi tutelari di tutta l’opera.
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Scritti nell’arco di quindici anni, i dieci racconti della raccolta, con toni e atmosfere che passano dal gotico all’onirico, dal biblico all’horror, spaziano tra epoche e tematiche diverse. Partendo da Mangiamemoria, favola gotica che dà il nome alla raccolta e narra le vicende dell’omonima figura, simbolo dell’Oblio, si arriva a storie che, in termini allegorici, raccontano i temi dei limiti e potenzialità dell’Arte, dell’indifferenza, dell’estremismo religioso, dell’amicizia e del limbo tra la vita e la non vita. Una raccolta che diventa, per il lettore, una esperienza sensoriale e, per l’autore, un modo per omaggiare autori del calibro di Poe e Lovecraft, numi tutelari di tutta l’opera.
Il nuovo, intenso, romanzo di Riccardo de Torrebruna, l’autore di “Blood&Breakfast”.
Dopo l’11 settembre, tra Parigi e Zanzibar alcune morti sospette sconvolgono una troupe francese, in Africa per le riprese del film Mardjan (in arabo: Corallo). Rimasto da solo a inseguire i colpevoli, Milton, un ispettore di Stone Town, è scaraventato in uno scenario complesso di povertà e corruzione, nuovo colonialismo e sentimenti indipendentisti, sciamanesimo e questioni religiose. Per scoprire la verità egli dovrà affidarsi a un’azione ostinata e rischiosa, lasciandosi alle spalle molte delle sue certezze.
Catalogo, Echos, Home page, Narrativa
Il nuovo, intenso, romanzo di Riccardo de Torrebruna, l’autore di “Blood&Breakfast”.
Dopo l’11 settembre, tra Parigi e Zanzibar alcune morti sospette sconvolgono una troupe francese, in Africa per le riprese del film Mardjan (in arabo: Corallo). Rimasto da solo a inseguire i colpevoli, Milton, un ispettore di Stone Town, è scaraventato in uno scenario complesso di povertà e corruzione, nuovo colonialismo e sentimenti indipendentisti, sciamanesimo e questioni religiose. Per scoprire la verità egli dovrà affidarsi a un’azione ostinata e rischiosa, lasciandosi alle spalle molte delle sue certezze.
La squadra si chiama Save the Youths, “Salvate i giovani”. Gioca in Terza categoria, a Fermo, nelle Marche, provincia felix prima della crisi del distretto calzaturiero più famoso del mondo, trentacinquemila abitanti e centoquaranta richiedenti asilo. Nel 2016 un delitto terribile e razzista, quello di Emmanuel, un profugo nigeriano e cattolico, ucciso con un pugno da un italiano. I calciatori africani della Save the Youths hanno attraversato il deserto, sono passati dalle prigioni della Libia e poi hanno fatto la traversata in mare con il barcone. Come Alhagie Fofana detto “Barbadillo”, gambiano, muratore, che ha dovuto fare due volte il viaggio nel canale di Sicilia. Ha visto morire nella stiva quarantasette persone. Questa è la storia di una squadra precaria per definizione – tre di loro sono partiti per l’estero a metà stagione dopo le restrizioni nella concessione della protezione umanitaria – che è anche un racconto della provincia italiana nell’epoca dei porti chiusi e del rancore verso gli immigrati.
Echos, Home page, In vetrina, Narrativa
La squadra si chiama Save the Youths, “Salvate i giovani”. Gioca in Terza categoria, a Fermo, nelle Marche, provincia felix prima della crisi del distretto calzaturiero più famoso del mondo, trentacinquemila abitanti e centoquaranta richiedenti asilo. Nel 2016 un delitto terribile e razzista, quello di Emmanuel, un profugo nigeriano e cattolico, ucciso con un pugno da un italiano. I calciatori africani della Save the Youths hanno attraversato il deserto, sono passati dalle prigioni della Libia e poi hanno fatto la traversata in mare con il barcone. Come Alhagie Fofana detto “Barbadillo”, gambiano, muratore, che ha dovuto fare due volte il viaggio nel canale di Sicilia. Ha visto morire nella stiva quarantasette persone. Questa è la storia di una squadra precaria per definizione – tre di loro sono partiti per l’estero a metà stagione dopo le restrizioni nella concessione della protezione umanitaria – che è anche un racconto della provincia italiana nell’epoca dei porti chiusi e del rancore verso gli immigrati.
Quando Giovanna, medico, decide di aderire al progetto di volontariato Mare nostrum, volto al salvataggio nel Mediterraneo delle imbarcazioni di profughi che intraprendono il “viaggio della speranza”, non sa minimamente cosa aspettarsi da quell’esperienza. Catapultata fin da subito in tragiche azioni di soccorso, si trova a guardare con i propri occhi quello che prima aveva visto solo attraverso le immagini diffuse dalla tv e dal web, e ne esce profondamente sconvolta. Da un lato uomini e donne “costretti” nei luoghi comuni della nostra società a lavorare cambiando continuamente prospettive; dall’altro centinaia di migranti, con le loro storie e loro vite.
Quando Giovanna, medico, decide di aderire al progetto di volontariato Mare nostrum, volto al salvataggio nel Mediterraneo delle imbarcazioni di profughi che intraprendono il “viaggio della speranza”, non sa minimamente cosa aspettarsi da quell’esperienza. Catapultata fin da subito in tragiche azioni di soccorso, si trova a guardare con i propri occhi quello che prima aveva visto solo attraverso le immagini diffuse dalla tv e dal web, e ne esce profondamente sconvolta. Da un lato uomini e donne “costretti” nei luoghi comuni della nostra società a lavorare cambiando continuamente prospettive; dall’altro centinaia di migranti, con le loro storie e loro vite.