Fuori dal tempo, fuori da ogni schema o logica, fuori da sé. Nove racconti sui modi in cui l’essere umano si mostra capace di agire quando perde il controllo. L’inconscio ha un ruolo fondamentale, conduce ad azioni e spinge a reazioni, senza che la ratio sia ancora arrivata a cogliere il campanello d’allarme. I protagonisti di queste storie sono accomunati dalla loro calma e pacatezza apparenti, cieli sereni che celano un uragano pronto a scatenare tutta la sua forza distruttrice. Un padre prostrato dall’odio che, a causa dell’influenza dell’ex moglie, il figlio nutre per lui; un marito che, rientrato in casa, si trova faccia a faccia con la persona che ha appena stuprato sua moglie; un uomo che, dopo anni in cui gli attacchi di panico lo avevano costantemente portato a pensare che stesse per morire, si trova davvero davanti alla morte. Questi sono solo alcuni dei personaggi di Fuoritempo, le cui imprevedibili reazioni si susseguono in un crescendo di impeto ed emozioni, fino a macchiarsi della più terribile e folle delle colpe: l’omicidio.
Collane, Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Fuori dal tempo, fuori da ogni schema o logica, fuori da sé. Nove racconti sui modi in cui l’essere umano si mostra capace di agire quando perde il controllo. L’inconscio ha un ruolo fondamentale, conduce ad azioni e spinge a reazioni, senza che la ratio sia ancora arrivata a cogliere il campanello d’allarme. I protagonisti di queste storie sono accomunati dalla loro calma e pacatezza apparenti, cieli sereni che celano un uragano pronto a scatenare tutta la sua forza distruttrice. Un padre prostrato dall’odio che, a causa dell’influenza dell’ex moglie, il figlio nutre per lui; un marito che, rientrato in casa, si trova faccia a faccia con la persona che ha appena stuprato sua moglie; un uomo che, dopo anni in cui gli attacchi di panico lo avevano costantemente portato a pensare che stesse per morire, si trova davvero davanti alla morte. Questi sono solo alcuni dei personaggi di Fuoritempo, le cui imprevedibili reazioni si susseguono in un crescendo di impeto ed emozioni, fino a macchiarsi della più terribile e folle delle colpe: l’omicidio.
Un bel viaggio estivo alla scoperta dell’Albania, paese d’origine dell’amico Pellumb, è per Cesare la situazione perfetta: nessuno come lui ama mettersi in marcia a cuore e zaino leggeri. Basta però un solo giorno per capire che questo viaggio sarà tutto meno che una tranquilla esplorazione: sogni carichi di simbologie, coincidenze sorprendenti e uno strano personaggio, un uomo “nero”, che gli gira intorno. Cosa nascondono? Sagjë e shëmtuar, è una brutta faccenda, ripetono gli ospiti albanesi – meglio lasciar perdere. Ma la brutta storia riguarda lui, il vecchio rom che vive ai margini della società albanese, o Pellumb? E cosa vuole proprio da Cesare l’uomo in nero?
Un bel viaggio estivo alla scoperta dell’Albania, paese d’origine dell’amico Pellumb, è per Cesare la situazione perfetta: nessuno come lui ama mettersi in marcia a cuore e zaino leggeri. Basta però un solo giorno per capire che questo viaggio sarà tutto meno che una tranquilla esplorazione: sogni carichi di simbologie, coincidenze sorprendenti e uno strano personaggio, un uomo “nero”, che gli gira intorno. Cosa nascondono? Sagjë e shëmtuar, è una brutta faccenda, ripetono gli ospiti albanesi – meglio lasciar perdere. Ma la brutta storia riguarda lui, il vecchio rom che vive ai margini della società albanese, o Pellumb? E cosa vuole proprio da Cesare l’uomo in nero?
La natura segue le sue regole. Ascoltarle, può aiutarci a seguire una strada a volte più definita proprio grazie a qualcosa che, benché trascurato dai più, riesce a regalarci, ogni anno, nuovi germogli. Da lì, nascono i pretesti per raccontare tratti di umanità che oggi e ieri si sono lasciati affascinare dal mondo verde.
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
La natura segue le sue regole. Ascoltarle, può aiutarci a seguire una strada a volte più definita proprio grazie a qualcosa che, benché trascurato dai più, riesce a regalarci, ogni anno, nuovi germogli. Da lì, nascono i pretesti per raccontare tratti di umanità che oggi e ieri si sono lasciati affascinare dal mondo verde.
Afferrare un coltello da prosciutto in caduta libera è una pessima mossa. Ma Marta lo sa, lo sa già. Non serve che il papà la rimproveri. Certo, lo ha capito un attimo prima di afferrarlo, però ha ritirato la mano giusto in tempo. È stata sveglia: «Alt! Pericolo! Ritira quella mano». E lei lo ha fatto. Poi però il papà la rimprovera; la rimprovera lo stesso, in modo che sappia, ufficialmente, che quello che le ha consigliato la sua testa è la cosa giusta. Marta sta imparando il mondo, un mondo che non sembra poi così entusiasmante a detta di quei volti, così misteriosamente provati, che le stanno intorno. Ma lei si entusiasma lo stesso, non ha alcuna intenzione di somigliare a quegli adulti così pieni di pensieri. Ma cosa saranno mai, poi, questi pensieri? No, Marta non li avrà quei pensieri. Per niente al mondo. Poi però, scopre che la vita non ti chiede un parere, che nessun adulto avrebbe voluto quei pensieri, se avesse potuto scegliere, che è vivere che ti carica di pensieri e che, a volte, te ne infligge alcuni che sono più grandi di te.
Catalogo, Echos, In vetrina, Narrativa
Afferrare un coltello da prosciutto in caduta libera è una pessima mossa. Ma Marta lo sa, lo sa già. Non serve che il papà la rimproveri. Certo, lo ha capito un attimo prima di afferrarlo, però ha ritirato la mano giusto in tempo. È stata sveglia: «Alt! Pericolo! Ritira quella mano». E lei lo ha fatto. Poi però il papà la rimprovera; la rimprovera lo stesso, in modo che sappia, ufficialmente, che quello che le ha consigliato la sua testa è la cosa giusta. Marta sta imparando il mondo, un mondo che non sembra poi così entusiasmante a detta di quei volti, così misteriosamente provati, che le stanno intorno. Ma lei si entusiasma lo stesso, non ha alcuna intenzione di somigliare a quegli adulti così pieni di pensieri. Ma cosa saranno mai, poi, questi pensieri? No, Marta non li avrà quei pensieri. Per niente al mondo. Poi però, scopre che la vita non ti chiede un parere, che nessun adulto avrebbe voluto quei pensieri, se avesse potuto scegliere, che è vivere che ti carica di pensieri e che, a volte, te ne infligge alcuni che sono più grandi di te.
Il racconto ruota attorno alle vicende di Tadeusz, giovane polacco che negli anni Sessanta si trasferisce in Sicilia per cercare fortuna e felicità. Il protagonista è spinto dall’amore per Halina, la ragazza polacca con cui aveva immaginato il proprio futuro. Dopo qualche tempo passato a Messina come lavapiatti, Tadeusz si sposta vicino a Solarino, dove trova lavoro come badante del burbero don Santino Purpura. Qui Tadeusz diventa “u polaccu”, e deve confrontarsi con la diffidenza degli abitanti del luogo, che sembrano innalzare un muro attorno a lui. La solitudine del vecchio che accudisce presto diventa anche la sua. In un continuo gioco di andata-ritorno attraverso luoghi e tempi diversi, con una lingua sempre al confine tra prosa e poesia, l’autrice ci regala un libro sulla ricerca della felicità e sulla condizione umana del mondo di oggi.
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Il racconto ruota attorno alle vicende di Tadeusz, giovane polacco che negli anni Sessanta si trasferisce in Sicilia per cercare fortuna e felicità. Il protagonista è spinto dall’amore per Halina, la ragazza polacca con cui aveva immaginato il proprio futuro. Dopo qualche tempo passato a Messina come lavapiatti, Tadeusz si sposta vicino a Solarino, dove trova lavoro come badante del burbero don Santino Purpura. Qui Tadeusz diventa “u polaccu”, e deve confrontarsi con la diffidenza degli abitanti del luogo, che sembrano innalzare un muro attorno a lui. La solitudine del vecchio che accudisce presto diventa anche la sua. In un continuo gioco di andata-ritorno attraverso luoghi e tempi diversi, con una lingua sempre al confine tra prosa e poesia, l’autrice ci regala un libro sulla ricerca della felicità e sulla condizione umana del mondo di oggi.
Gli Inabissati sono una generazione intera, malati di sicilitudine da permanenza o sicilitudine da esilio. Sommersi dal lento salire dell’alta marea, fatta di mancanza soffocante di prospettive, o forse travolti da una violenta mareggiata causata dal terremoto di una rivoluzione, essi annaspano da sempre e si aggrappano, disperati, a ogni sperone che possa promettere rifugio o vendetta. Non lo sanno ancora, ma il Fato ha in serbo un inabissamento reale della loro isola e per attuarlo ha affidato un decreto agli dèi del Pantheon che, dopo un lungo e snervante dibattito presieduto da Zeus, lo metteranno in atto a modo loro. Ma c’è un abisso, intimo e irripetibile, per ciascuno. Alle vicende degli Inabissati e alle decisioni degli dèi si intrecciano le storie del Provvidenza Calzature, dove vive il suo abisso di immobilità Rosa, la proprietaria: donna tenace, in ostaggio al suo negozio e all’amore per il marito malato. Rosa ha tre figli: Valeria, insegnante precaria, Luca, fuggito da casa poco più che adolescente, e Antonia che vive a Roma e lavora a RadioTeleOlimpia. Spettatrice indolente dell’effimero mondo della Televisione, Antonia si sta inabissando e, inseguita dai mostri della propria coscienza, tirerà le fila di tutti i piani narrativi di questo racconto che è “una storia che non diviene, ma solo si snocciola, si cunta”.
Catalogo, Echos, Home page, Narrativa
Gli Inabissati sono una generazione intera, malati di sicilitudine da permanenza o sicilitudine da esilio. Sommersi dal lento salire dell’alta marea, fatta di mancanza soffocante di prospettive, o forse travolti da una violenta mareggiata causata dal terremoto di una rivoluzione, essi annaspano da sempre e si aggrappano, disperati, a ogni sperone che possa promettere rifugio o vendetta. Non lo sanno ancora, ma il Fato ha in serbo un inabissamento reale della loro isola e per attuarlo ha affidato un decreto agli dèi del Pantheon che, dopo un lungo e snervante dibattito presieduto da Zeus, lo metteranno in atto a modo loro. Ma c’è un abisso, intimo e irripetibile, per ciascuno. Alle vicende degli Inabissati e alle decisioni degli dèi si intrecciano le storie del Provvidenza Calzature, dove vive il suo abisso di immobilità Rosa, la proprietaria: donna tenace, in ostaggio al suo negozio e all’amore per il marito malato. Rosa ha tre figli: Valeria, insegnante precaria, Luca, fuggito da casa poco più che adolescente, e Antonia che vive a Roma e lavora a RadioTeleOlimpia. Spettatrice indolente dell’effimero mondo della Televisione, Antonia si sta inabissando e, inseguita dai mostri della propria coscienza, tirerà le fila di tutti i piani narrativi di questo racconto che è “una storia che non diviene, ma solo si snocciola, si cunta”.
Il ritrovamento, da parte delle forze di polizia, di un cadavere riverso sul marciapiede di un vicolo milanese si collega in qualche modo alla storia di Luce, cresciuta nel piccolo borgo di Pienza. La protagonista racconta, nel diario regalatole dalla madre, le vicende di una vita inizialmente tranquilla, sconvolta poi nel profondo da un avvenimento spiacevole. A illuminare la vita della giovane, però, c’è Corrado, il suo angelo custode. Quando quest’ultimo sarà costretto ad abbandonare il paesino, il profondo senso di abbandono provato dalla protagonista la porterà a trasferirsi a Milano, in cerca di indipendenza e di nuove opportunità. Ambientandosi a fatica nella città dei palazzoni grigi, incontrerà un uomo che le farà credere di aver trovato finalmente l’amore tanto sognato, ma non è tutto oro ciò che luccica, e Luce lo capirà sulla sua pelle.
Collane, Officina, Officina Ensemble
Il ritrovamento, da parte delle forze di polizia, di un cadavere riverso sul marciapiede di un vicolo milanese si collega in qualche modo alla storia di Luce, cresciuta nel piccolo borgo di Pienza. La protagonista racconta, nel diario regalatole dalla madre, le vicende di una vita inizialmente tranquilla, sconvolta poi nel profondo da un avvenimento spiacevole. A illuminare la vita della giovane, però, c’è Corrado, il suo angelo custode. Quando quest’ultimo sarà costretto ad abbandonare il paesino, il profondo senso di abbandono provato dalla protagonista la porterà a trasferirsi a Milano, in cerca di indipendenza e di nuove opportunità. Ambientandosi a fatica nella città dei palazzoni grigi, incontrerà un uomo che le farà credere di aver trovato finalmente l’amore tanto sognato, ma non è tutto oro ciò che luccica, e Luce lo capirà sulla sua pelle.
Introdotta da tre pagine scritte da nientedimeno che Dino Buzzati, direttamente dall’aldilà, questa singolare raccolta di racconti si divide in due parti: The bright side of the moon e The dark side of the moon, rispettivamente il lato luminoso e quello oscuro della luna. L’autore si lascia andare, avvolto dalla luce della luna, a racconti onirici in cui regnano un delizioso nonsense e una rassicurante assenza di nessi logici. Riflette, poi, sui modi assurdi nella loro banalità con cui le persone possono sparire senza lasciare tracce e sulla presunta casualità con cui la vita ci pone davanti a strani simboli, segnali o coincidenze. Il lato buio della luna, invece, porta l’autore ad abbandonarsi all’introspezione, lasciandosi sfuggire impressioni fugaci o abbagli, allucinazioni e urla silenziose, in un dialogo interiore intenso e confuso.
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Introdotta da tre pagine scritte da nientedimeno che Dino Buzzati, direttamente dall’aldilà, questa singolare raccolta di racconti si divide in due parti: The bright side of the moon e The dark side of the moon, rispettivamente il lato luminoso e quello oscuro della luna. L’autore si lascia andare, avvolto dalla luce della luna, a racconti onirici in cui regnano un delizioso nonsense e una rassicurante assenza di nessi logici. Riflette, poi, sui modi assurdi nella loro banalità con cui le persone possono sparire senza lasciare tracce e sulla presunta casualità con cui la vita ci pone davanti a strani simboli, segnali o coincidenze. Il lato buio della luna, invece, porta l’autore ad abbandonarsi all’introspezione, lasciandosi sfuggire impressioni fugaci o abbagli, allucinazioni e urla silenziose, in un dialogo interiore intenso e confuso.
Un’avvincente biografia romanzata della fotografa tanto amata quanto discussa Diane Arbus.
Nata a New York in una ricca famiglia ebrea dai consolidati valori borghesi, a diciotto anni Diane sposa Allan Arbus, giovane fotografo di guerra con cui fonda un celebre studio. Presto, però, le loro strade si dividono: lui desidera fare l’attore, lei vorrebbe cominciare a fotografare per conto suo la gente di New York. È solo l’inizio del viaggio di Diane attraverso le vie più oscure della metropoli. La fotografia diventa per lei un’esperienza entusiasmante, dialogica, creativa, un mezzo per dare voce al suo mondo interiore che non ha ancora trovato le condizioni giuste per esprimersi davvero.
Convinta che la bellezza stia nel diverso, nel contraddittorio, nella malformazione fisica e mentale, in quel difetto decisivo che rende l’umanità imperfetta ma allo stesso tempo meravigliosa, Diane fotografa principalmente nani, travestiti, barboni, nudisti, gemelli, persone affette da deficienze mentali, bambini albini: i freaks.
Etichettata come “la fotografa dei mostri”, comincerà a soffrire di depressione e a convincersi ben presto di non avere più nulla da fotografare…
Catalogo, Collane, Echos, Narrativa
Un’avvincente biografia romanzata della fotografa tanto amata quanto discussa Diane Arbus.
Nata a New York in una ricca famiglia ebrea dai consolidati valori borghesi, a diciotto anni Diane sposa Allan Arbus, giovane fotografo di guerra con cui fonda un celebre studio. Presto, però, le loro strade si dividono: lui desidera fare l’attore, lei vorrebbe cominciare a fotografare per conto suo la gente di New York. È solo l’inizio del viaggio di Diane attraverso le vie più oscure della metropoli. La fotografia diventa per lei un’esperienza entusiasmante, dialogica, creativa, un mezzo per dare voce al suo mondo interiore che non ha ancora trovato le condizioni giuste per esprimersi davvero.
Convinta che la bellezza stia nel diverso, nel contraddittorio, nella malformazione fisica e mentale, in quel difetto decisivo che rende l’umanità imperfetta ma allo stesso tempo meravigliosa, Diane fotografa principalmente nani, travestiti, barboni, nudisti, gemelli, persone affette da deficienze mentali, bambini albini: i freaks.
Etichettata come “la fotografa dei mostri”, comincerà a soffrire di depressione e a convincersi ben presto di non avere più nulla da fotografare…
Agnese ritrova il vecchio padre che se ne sta immerso nella lettura di un libro sui ruderi e i meravigliosi giardini di Ninfa, la città medievale, nel cuore dell’Agro Pontino, distrutta alla fine del Trecento. Le vicende di questo luogo emblematico, che sembra contenere nel proprio ventre l’incapacità umana di stare al mondo e di rapportarsi con la natura, ci conducono, a volte strattonandoci, tra le atmosfere cupe di una civiltà ormai al tramonto che, dissolvendosi nel presente e nel futuro, rivelano in trasparenza un rapporto ciclico di imbarbarimento e rinascita. Un romanzo sempre in bilico tra la storia e la distopia, il reale e l’onirico, il resoconto dettagliato – a volte persino cruento, come nella scena dell’assedio alle mura della città – e la poesia, che rivendica, come nella grande tradizione letteraria, la possibilità, forse utopica, di una nuova età dell’oro.
Agnese ritrova il vecchio padre che se ne sta immerso nella lettura di un libro sui ruderi e i meravigliosi giardini di Ninfa, la città medievale, nel cuore dell’Agro Pontino, distrutta alla fine del Trecento. Le vicende di questo luogo emblematico, che sembra contenere nel proprio ventre l’incapacità umana di stare al mondo e di rapportarsi con la natura, ci conducono, a volte strattonandoci, tra le atmosfere cupe di una civiltà ormai al tramonto che, dissolvendosi nel presente e nel futuro, rivelano in trasparenza un rapporto ciclico di imbarbarimento e rinascita. Un romanzo sempre in bilico tra la storia e la distopia, il reale e l’onirico, il resoconto dettagliato – a volte persino cruento, come nella scena dell’assedio alle mura della città – e la poesia, che rivendica, come nella grande tradizione letteraria, la possibilità, forse utopica, di una nuova età dell’oro.
Amelia uccide. Amelia uccide chi non le piace. Amelia uccide perché quel gesto, in fondo, le mette una calma elettrica. Amelia lavora in un albergo. È una donna normale. Quasi normale. Pensa che la vita sia una questione di responsabilità e di onestà. Di questo parla con il suo psicologo.Coi toni leggeri e lirici che hanno contraddistinto il primo romanzo, l’autrice ci regala – con un umorismo nero, surreale, assolutista, che sembra rimandare a certi film francesi di Gondry o di Jeunet – un altro breve viaggio nella psiche umana. La protagonista ricorda l’omonima francese Amélie, interpretata da Audrey Tautou in un film di qualche anno fa, sia per l’incanto con cui entrambe vedono il mondo che per quella leggerezza dei gesti che le contraddistingue.C’è però una differenza tra le due: una è un’assassina, l’altra no. Arianna Giancani nasce a Palermo nel ma si trasferisce giovanissima in provincia di Milano. Laureata in Giurisprudenza, si è occupata di Diritto penale. Con Il male minore (Ensemble, ), sua opera prima, ha partecipato al Brianza Book Festival.
Amelia uccide. Amelia uccide chi non le piace. Amelia uccide perché quel gesto, in fondo, le mette una calma elettrica. Amelia lavora in un albergo. È una donna normale. Quasi normale. Pensa che la vita sia una questione di responsabilità e di onestà. Di questo parla con il suo psicologo.Coi toni leggeri e lirici che hanno contraddistinto il primo romanzo, l’autrice ci regala – con un umorismo nero, surreale, assolutista, che sembra rimandare a certi film francesi di Gondry o di Jeunet – un altro breve viaggio nella psiche umana. La protagonista ricorda l’omonima francese Amélie, interpretata da Audrey Tautou in un film di qualche anno fa, sia per l’incanto con cui entrambe vedono il mondo che per quella leggerezza dei gesti che le contraddistingue.C’è però una differenza tra le due: una è un’assassina, l’altra no. Arianna Giancani nasce a Palermo nel ma si trasferisce giovanissima in provincia di Milano. Laureata in Giurisprudenza, si è occupata di Diritto penale. Con Il male minore (Ensemble, ), sua opera prima, ha partecipato al Brianza Book Festival.
Il sorprendente esordio di Michele Manna è una raccolta di racconti in cui personaggi, luoghi, parole sono affreschi di quadri senza tempo. Una scrittura colta e raffinata fa da sfondo a un’ambientazione che ricorda certe storie di Parise o Landolfi.
Catalogo, Collane, Echos, Narrativa
Il sorprendente esordio di Michele Manna è una raccolta di racconti in cui personaggi, luoghi, parole sono affreschi di quadri senza tempo. Una scrittura colta e raffinata fa da sfondo a un’ambientazione che ricorda certe storie di Parise o Landolfi.