Nora, fin da giovane, aveva optato per la solitudine in nome dell’indipendenza. Se questa scelta non aveva mai pesato troppo per lei, dopo la morte della sua amata madre la protagonista si trova ad affrontare un dolore troppo grande per chi non ha nessuno a cui aggrapparsi. Prima di morire, la donna le aveva lasciato un raccoglitore nel quale aveva racchiuso le pagine della sua vita, quella che aveva sempre tenuto nascosta alla sua famiglia. Immergendosi nel suo passato del tutto inaspettato, Nora dà sfogo a tutta l’emotività che aveva finora represso, abbattendo la barriera che da sempre la separava dagli altri individui. In questo modo Marco, con la sua dolcezza e la sua sensibilità, riuscirà a farsi largo nella sua vita e a darle il giusto sostegno nella scoperta di una verità che va oltre le vicende private di una donna che ha voluto liberarsi dal peso dei suoi segreti.
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Nora, fin da giovane, aveva optato per la solitudine in nome dell’indipendenza. Se questa scelta non aveva mai pesato troppo per lei, dopo la morte della sua amata madre la protagonista si trova ad affrontare un dolore troppo grande per chi non ha nessuno a cui aggrapparsi. Prima di morire, la donna le aveva lasciato un raccoglitore nel quale aveva racchiuso le pagine della sua vita, quella che aveva sempre tenuto nascosta alla sua famiglia. Immergendosi nel suo passato del tutto inaspettato, Nora dà sfogo a tutta l’emotività che aveva finora represso, abbattendo la barriera che da sempre la separava dagli altri individui. In questo modo Marco, con la sua dolcezza e la sua sensibilità, riuscirà a farsi largo nella sua vita e a darle il giusto sostegno nella scoperta di una verità che va oltre le vicende private di una donna che ha voluto liberarsi dal peso dei suoi segreti.
Il percorso di Francesco Randazzo – regista, scrittore, poeta – si racchiude in questa intensa raccolta poetica.
Alter, Catalogo, La poesia di Ensemble, Poesia
Il percorso di Francesco Randazzo – regista, scrittore, poeta – si racchiude in questa intensa raccolta poetica.
Tra poesia e prosa, il nuovo libro di Germano Innocenti.
Alter, Home page, La poesia di Ensemble, Poesia
Tra poesia e prosa, il nuovo libro di Germano Innocenti.
Marvin è vedovo di una moglie che lo aspetta a casa; Ernesto ha perso un braccio in Africa, dove si trovava per cercare tracce del fratello scomparso; Albert Pike è un assassino spietato; Pashka è cresciuto in Kosovo, sopravvivendo miracolosamente alla guerra; Albi, all’età di quindici anni, ha assistito al brutale pestaggio nel quale il padre ha perso la vita. Questi uomini e queste storie convivono tutti nella persona di Albert Longo, affetto da disturbo dissociativo della personalità. Il protagonista viene selezionato da Maschione, dell’organo governativo segreto Alters, per essere inserito nell’omonimo programma di cui si occupa, che consiste nel liberare nella società soggetti instabili e pericolosi, valorizzando poi l’azione governativa volta a risolvere il problema. Pashka, la personalità predominante di Albert Longo, racconterà il resoconto dettagliato di questa esperienza in un estenuante interrogatorio, nel quale si mostrerà convinto di aver seguito Albert in qualità di agente governativo segreto.
Marvin è vedovo di una moglie che lo aspetta a casa; Ernesto ha perso un braccio in Africa, dove si trovava per cercare tracce del fratello scomparso; Albert Pike è un assassino spietato; Pashka è cresciuto in Kosovo, sopravvivendo miracolosamente alla guerra; Albi, all’età di quindici anni, ha assistito al brutale pestaggio nel quale il padre ha perso la vita. Questi uomini e queste storie convivono tutti nella persona di Albert Longo, affetto da disturbo dissociativo della personalità. Il protagonista viene selezionato da Maschione, dell’organo governativo segreto Alters, per essere inserito nell’omonimo programma di cui si occupa, che consiste nel liberare nella società soggetti instabili e pericolosi, valorizzando poi l’azione governativa volta a risolvere il problema. Pashka, la personalità predominante di Albert Longo, racconterà il resoconto dettagliato di questa esperienza in un estenuante interrogatorio, nel quale si mostrerà convinto di aver seguito Albert in qualità di agente governativo segreto.
La prima raccolta poetica di Domenico Russo.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima raccolta poetica di Domenico Russo.
La prima, intensa, raccolta poetica di Ottavia Pojaghi Bettoni.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima, intensa, raccolta poetica di Ottavia Pojaghi Bettoni.
«Veronica Falco, con un linguaggio e uno stile poetico che deve molto a una tradizione poetica, come quella americana, che va dal Paterson di Carlos Williams Carlos alle migliori poesie di un John Ashbery, è riuscita però a far suo quel gusto per l’allegoria, tutto barocco, e tutto meridionale oserei dire, il cui risultato è una scrittura dallo stile definito e di grande originalità. Basterebbe questo a fare di questo libro un grande libro».
«Veronica Falco, con un linguaggio e uno stile poetico che deve molto a una tradizione poetica, come quella americana, che va dal Paterson di Carlos Williams Carlos alle migliori poesie di un John Ashbery, è riuscita però a far suo quel gusto per l’allegoria, tutto barocco, e tutto meridionale oserei dire, il cui risultato è una scrittura dallo stile definito e di grande originalità. Basterebbe questo a fare di questo libro un grande libro».
Una raccolta di racconti presuppone l’esistenza di un lo conduttore, un pensiero organizzativo sotteso che ricompone la trama invisibile di un’esperienza unitaria per il lettore. In questo caso è la struttura dell’opera che fornisce l’impalcatura di dialogo tra autori e lettore, che incorpora sentimenti umani universali, tradotti in storie con stili diversi.
Anatomè nasce dal considerare il corpo come la mappa di un discorso, di una narrazione simbolicamente tracciata “parte per parte”. Ogni parte del corpo è la chiave di lettura del racconto, il magma alchemico che lo rappresenta, il suo luogo ideale di realizzazione, ovvero un non luogo dove la finzione ore palco e teatro alla realtà. Antonin Artaud ha detto «Il corpo umano è un campo di battaglia al quale è bene ritornare», e su quel campo-palco recitano la morte, l’amore, la pazzia, la memoria, solo per citare alcuni dei temi presenti nella raccolta. Come il chirurgo esperto o “celeste” – direbbe Stevenson – conosce l’anatomia del corpo, chi percorre in solitudine la strada della scrittura tenta una dissezione minuziosa di accadimenti e vissuti, no a mettere sotto la lente di ingrandimento l’indicibile, o la trasfigurazione del presente, a volte il tedium vitae, la solitudine, il distacco dal quotidiano percepito come troppo opprimente per essere vissuto, la malattia, la stanchezza provata nelle relazioni affettive, l’incomunicabilità. Il dolore attraversa il corpo, trova casa in zone drammaticamente feconde, si insinua tra le viscere o aggredisce il cuore, ossessiona o ammala la mente, rende deboli gli arti. Non vengono offerte soluzioni, il corpo resta, davanti agli occhi di chi legge, disseccato, parcellizzato o ricomposto, ma essenziale, incredibilmente e dolcemente ripiegato su se stesso, come nel disegno di Nicola Samorì in copertina.
Una raccolta di racconti presuppone l’esistenza di un lo conduttore, un pensiero organizzativo sotteso che ricompone la trama invisibile di un’esperienza unitaria per il lettore. In questo caso è la struttura dell’opera che fornisce l’impalcatura di dialogo tra autori e lettore, che incorpora sentimenti umani universali, tradotti in storie con stili diversi.
Anatomè nasce dal considerare il corpo come la mappa di un discorso, di una narrazione simbolicamente tracciata “parte per parte”. Ogni parte del corpo è la chiave di lettura del racconto, il magma alchemico che lo rappresenta, il suo luogo ideale di realizzazione, ovvero un non luogo dove la finzione ore palco e teatro alla realtà. Antonin Artaud ha detto «Il corpo umano è un campo di battaglia al quale è bene ritornare», e su quel campo-palco recitano la morte, l’amore, la pazzia, la memoria, solo per citare alcuni dei temi presenti nella raccolta. Come il chirurgo esperto o “celeste” – direbbe Stevenson – conosce l’anatomia del corpo, chi percorre in solitudine la strada della scrittura tenta una dissezione minuziosa di accadimenti e vissuti, no a mettere sotto la lente di ingrandimento l’indicibile, o la trasfigurazione del presente, a volte il tedium vitae, la solitudine, il distacco dal quotidiano percepito come troppo opprimente per essere vissuto, la malattia, la stanchezza provata nelle relazioni affettive, l’incomunicabilità. Il dolore attraversa il corpo, trova casa in zone drammaticamente feconde, si insinua tra le viscere o aggredisce il cuore, ossessiona o ammala la mente, rende deboli gli arti. Non vengono offerte soluzioni, il corpo resta, davanti agli occhi di chi legge, disseccato, parcellizzato o ricomposto, ma essenziale, incredibilmente e dolcemente ripiegato su se stesso, come nel disegno di Nicola Samorì in copertina.
Un’assenza ha un corpo ben definito, organi interni pulsanti che la fanno vivere e rivivere, quotidianamente e nel ricordo. Ha una pelle e un odore, vasi sanguigni e terminazioni nervose. L’assenza è un dialogo: assenza di senso, di significato, di comprensione. È una comunicazione che non si da tra due presenti, ma solo tra un presente e un assente. C’è un “tu” detto solo in sua assenza.
Un’assenza ha un corpo ben definito, organi interni pulsanti che la fanno vivere e rivivere, quotidianamente e nel ricordo. Ha una pelle e un odore, vasi sanguigni e terminazioni nervose. L’assenza è un dialogo: assenza di senso, di significato, di comprensione. È una comunicazione che non si da tra due presenti, ma solo tra un presente e un assente. C’è un “tu” detto solo in sua assenza.
Seconda raccolta poetica per Maria Elena Manenti.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
Seconda raccolta poetica per Maria Elena Manenti.
Anni ’70, entroterra genovese. Nardo, cresciuto in una famiglia strenuamente fedele all’ideale comunista, compie, nella convinzione di dover apportare un cambiamento nella storia del Paese, un attentato nella fabbrica in cui lavora. Nell’esplosione perdono la vita sei operai, tra i quali Giacomo, suo amico e rivale in amore. Da allora, il senso di colpa continua incessantemente a tormentarlo, influendo anche sul suo matrimonio con Elisa, la donna che è riuscito a sposare dopo la morte della giovane vittima della bomba. Le conseguenze della deriva politica di lui e di quella morale di lei, insoddisfatta della sua vita coniugale, arrivano a coinvolgere l’intera stabilità sociale del paesino ligure e importanti personaggi politici, fino ad arrivare all’inaspettata svolta finale. Dotati di una saggezza eterea, gli Angeli incaricati di custodire i protagonisti durante il loro percorso terreno commentano gli avvenimenti dei loro protetti, intraprendendo un dialogo profondo e filosofico su quel che smuove gli animi degli uomini, persi nella loro solitudine all’interno di dinamiche che non possono comprendere, e costanti nella ricerca di una felicità che tentano di raggiungere nei modi più sbagliati.
In vetrina, Narrativa, Officina
Anni ’70, entroterra genovese. Nardo, cresciuto in una famiglia strenuamente fedele all’ideale comunista, compie, nella convinzione di dover apportare un cambiamento nella storia del Paese, un attentato nella fabbrica in cui lavora. Nell’esplosione perdono la vita sei operai, tra i quali Giacomo, suo amico e rivale in amore. Da allora, il senso di colpa continua incessantemente a tormentarlo, influendo anche sul suo matrimonio con Elisa, la donna che è riuscito a sposare dopo la morte della giovane vittima della bomba. Le conseguenze della deriva politica di lui e di quella morale di lei, insoddisfatta della sua vita coniugale, arrivano a coinvolgere l’intera stabilità sociale del paesino ligure e importanti personaggi politici, fino ad arrivare all’inaspettata svolta finale. Dotati di una saggezza eterea, gli Angeli incaricati di custodire i protagonisti durante il loro percorso terreno commentano gli avvenimenti dei loro protetti, intraprendendo un dialogo profondo e filosofico su quel che smuove gli animi degli uomini, persi nella loro solitudine all’interno di dinamiche che non possono comprendere, e costanti nella ricerca di una felicità che tentano di raggiungere nei modi più sbagliati.
La nuova raccolta poetica di Giampaolo Bellucci.
«Sempre più belle, queste nuove poesie di Bellucci, perché sempre più semplici, davvero elementari, come Neruda amava fossero, giungessero le sue odi, affratellanti… E sempre in nome della sacrosanta, spesso negletta o vituperata Verità…»
Dalla prefazione di Plinio Perilli
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Giampaolo Bellucci.
«Sempre più belle, queste nuove poesie di Bellucci, perché sempre più semplici, davvero elementari, come Neruda amava fossero, giungessero le sue odi, affratellanti… E sempre in nome della sacrosanta, spesso negletta o vituperata Verità…»
Dalla prefazione di Plinio Perilli