La nuova raccolta poetica di Daniele Vaira.
La nuova raccolta poetica di Daniele Vaira.
Nella vita ci sono delle “chiamate” che ti cambiano. Chiamate che però non avvengono attraverso l’uso del telefono, bensì chiamate che senti dentro la tua anima, come scosse elettriche che ti portano in maniera del tutto casuale ad avvicinarti a un mondo apparentemente sconosciuto. Questa chiamata, per l’autrice, ha il nome di Israele. Una raccolta poetica, unica nel suo genere, dedicata a questo Paese, allo stesso tempo così affascinante e così pieno di contraddizioni.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
Nella vita ci sono delle “chiamate” che ti cambiano. Chiamate che però non avvengono attraverso l’uso del telefono, bensì chiamate che senti dentro la tua anima, come scosse elettriche che ti portano in maniera del tutto casuale ad avvicinarti a un mondo apparentemente sconosciuto. Questa chiamata, per l’autrice, ha il nome di Israele. Una raccolta poetica, unica nel suo genere, dedicata a questo Paese, allo stesso tempo così affascinante e così pieno di contraddizioni.
La nuova raccolta poetica di Claudio Fabbri.
La nuova raccolta poetica di Claudio Fabbri.
Questa seconda antologia di Affluenti (30 autori) prosegue il percorso nato dalla necessità di dare voce alla Firenze poetica di oggi, specchio di una realtà sociale e culturale sempre più cosmopolita. Caratteristica di questa raccolta è infatti la presenza di poeti e poete legati/e alla città di Firenze (e dintorni) per motivi di studio, lavoro, migrazione ed esistenza, ma nati/e in contesti diversi da quello del capoluogo toscano. Le loro vicende e le loro poetiche si incontrano – e spesso si mischiano – da un lato con la storia di Firenze stessa e dall’altro con le più interessanti voci del vivaio locale attuale. Pubblicare questo libro significa credere che un contesto come quello fiorentino abbia bisogno di aprirsi, tanto a poetiche locali non riconducibili al mainstream, più o meno controculturale, quanto ai fondamentali apporti che gli possono arrivare dal potenziale umano “di acquisizione”.
Questa seconda antologia di Affluenti (30 autori) prosegue il percorso nato dalla necessità di dare voce alla Firenze poetica di oggi, specchio di una realtà sociale e culturale sempre più cosmopolita. Caratteristica di questa raccolta è infatti la presenza di poeti e poete legati/e alla città di Firenze (e dintorni) per motivi di studio, lavoro, migrazione ed esistenza, ma nati/e in contesti diversi da quello del capoluogo toscano. Le loro vicende e le loro poetiche si incontrano – e spesso si mischiano – da un lato con la storia di Firenze stessa e dall’altro con le più interessanti voci del vivaio locale attuale. Pubblicare questo libro significa credere che un contesto come quello fiorentino abbia bisogno di aprirsi, tanto a poetiche locali non riconducibili al mainstream, più o meno controculturale, quanto ai fondamentali apporti che gli possono arrivare dal potenziale umano “di acquisizione”.
La nuova, sorprendente, raccolta poetica di Matteo Maxia.
«Matteo rifugge il clamore dei click, delle emoticon, degli status chiassosi e gridati: di fronte alla velocità, alla bulimia di scrittura, al pop alla moda di certa poesia, si chiude in sé. Ed è qui, nel suo io più profondo, che trova la forza per ricercare la bellezza e l’universalità dei sentimenti, esigendo il tempo della riflessione e dell’elaborazione di un pensiero critico su questo nostro tempo, senza facili dicotomie, senza la costruzione di un nemico a ogni costo».
«Ho letto e riletto queste poesie che non si consumano e ad ogni lettura mi hanno indicato differenti prospettive per osservarle e specchiarmici. Per entrarci dentro serve un poco di coraggio: si percepiscono pericoli, primo fra tutti quello di scoprire che nulla è come sembra o come dovrebbe essere. Se volete definizioni certe e rassicurazioni, se nella poesia cercate conferme a ciò che già sapete o credete di sapere, le poesie di Matteo non fanno per voi. Ma se vi è rimasto un poco dell’esploratore che eravate da bambini, allora avete trovato il libro giusto».
Affluenti, Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova, sorprendente, raccolta poetica di Matteo Maxia.
«Matteo rifugge il clamore dei click, delle emoticon, degli status chiassosi e gridati: di fronte alla velocità, alla bulimia di scrittura, al pop alla moda di certa poesia, si chiude in sé. Ed è qui, nel suo io più profondo, che trova la forza per ricercare la bellezza e l’universalità dei sentimenti, esigendo il tempo della riflessione e dell’elaborazione di un pensiero critico su questo nostro tempo, senza facili dicotomie, senza la costruzione di un nemico a ogni costo».
«Ho letto e riletto queste poesie che non si consumano e ad ogni lettura mi hanno indicato differenti prospettive per osservarle e specchiarmici. Per entrarci dentro serve un poco di coraggio: si percepiscono pericoli, primo fra tutti quello di scoprire che nulla è come sembra o come dovrebbe essere. Se volete definizioni certe e rassicurazioni, se nella poesia cercate conferme a ciò che già sapete o credete di sapere, le poesie di Matteo non fanno per voi. Ma se vi è rimasto un poco dell’esploratore che eravate da bambini, allora avete trovato il libro giusto».
Il percorso di Francesco Randazzo – regista, scrittore, poeta – si racchiude in questa intensa raccolta poetica.
Alter, Catalogo, La poesia di Ensemble, Poesia
Il percorso di Francesco Randazzo – regista, scrittore, poeta – si racchiude in questa intensa raccolta poetica.
Tra poesia e prosa, il nuovo libro di Germano Innocenti.
Alter, Home page, La poesia di Ensemble, Poesia
Tra poesia e prosa, il nuovo libro di Germano Innocenti.
La prima raccolta poetica di Domenico Russo.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima raccolta poetica di Domenico Russo.
La prima, intensa, raccolta poetica di Ottavia Pojaghi Bettoni.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima, intensa, raccolta poetica di Ottavia Pojaghi Bettoni.
«Veronica Falco, con un linguaggio e uno stile poetico che deve molto a una tradizione poetica, come quella americana, che va dal Paterson di Carlos Williams Carlos alle migliori poesie di un John Ashbery, è riuscita però a far suo quel gusto per l’allegoria, tutto barocco, e tutto meridionale oserei dire, il cui risultato è una scrittura dallo stile definito e di grande originalità. Basterebbe questo a fare di questo libro un grande libro».
«Veronica Falco, con un linguaggio e uno stile poetico che deve molto a una tradizione poetica, come quella americana, che va dal Paterson di Carlos Williams Carlos alle migliori poesie di un John Ashbery, è riuscita però a far suo quel gusto per l’allegoria, tutto barocco, e tutto meridionale oserei dire, il cui risultato è una scrittura dallo stile definito e di grande originalità. Basterebbe questo a fare di questo libro un grande libro».
Un’assenza ha un corpo ben definito, organi interni pulsanti che la fanno vivere e rivivere, quotidianamente e nel ricordo. Ha una pelle e un odore, vasi sanguigni e terminazioni nervose. L’assenza è un dialogo: assenza di senso, di significato, di comprensione. È una comunicazione che non si da tra due presenti, ma solo tra un presente e un assente. C’è un “tu” detto solo in sua assenza.
Un’assenza ha un corpo ben definito, organi interni pulsanti che la fanno vivere e rivivere, quotidianamente e nel ricordo. Ha una pelle e un odore, vasi sanguigni e terminazioni nervose. L’assenza è un dialogo: assenza di senso, di significato, di comprensione. È una comunicazione che non si da tra due presenti, ma solo tra un presente e un assente. C’è un “tu” detto solo in sua assenza.
Seconda raccolta poetica per Maria Elena Manenti.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
Seconda raccolta poetica per Maria Elena Manenti.