La nuova raccolta di poesie di Andrea Doro.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta di poesie di Andrea Doro.
La raccolta poetica del compianto Antonio Pitaro.
La raccolta poetica del compianto Antonio Pitaro.
La nuova raccolta di poesie di Daniela Sabato
La nuova raccolta di poesie di Daniela Sabato
La prima raccolta poetica di Dorena Di Domenico.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima raccolta poetica di Dorena Di Domenico.
Il nuovo libro di poesie di Leone D’Ambrosio.
Il nuovo libro di poesie di Leone D’Ambrosio.
“Ottantotto dita meccaniche” è il debutto letterario di Michele Papa.
“Ottantotto dita meccaniche” è il debutto letterario di Michele Papa.
Erranze è un progetto, un’idea di poesia, prima ancora di essere una collana. È un qualcosa di incredibile, nata dalla collaborazione e dall’amicizia con Gëzim Hajdari, un grande poeta e un grandissimo uomo.
Pubblicare poesia oggi è un gesto di follia: non la vogliono i distributori, non la vogliono le librerie e – ci dicono – che non la vogliono neanche i lettori. Noi però, a quest’ultima affermazione, non ci crediamo e non ci vogliamo credere. È per questo che, nonostante le mille difficoltà, continuiamo a pubblicarla, a proporla, a promuoverla, a portarla, con noi, in giro per l’Italia delle fiere, dei festival, dei pochi luoghi in cui il libro ha ancora un posto rilevante nel respiro delle città.
Erranze è amore, soprattutto. Amore per la poesia: quella vera, genuina, cruda. Quella che esce fuori dai salotti letterari e che parla alla gente, e della gente. Quella che erra, che cammina, che attraversa i mondi.
Non ha lingua, infatti, la poesia: è tutte le lingue e tutti i popoli.
Con Erranze giriamo insieme a loro, ai popoli, attraverso un’unica patria che non ha confini fisici o mentali. Erranza vuol dire tante cose: è l’esilio di Gëzim Hajdari, poeta albanese costretto a lasciare il suo Paese tanti anni fa; è l’interculturalità caraibica di Kamau Brathwaite; è una voce potente di un popolo intero, quello filippino, di Gémino H. Abad; è la resistenza di Luigi Manzi; è il lirismo incredibile di Besnik Mustafaj.
Erranze è un sogno. Come tale, però, ha bisogno di persone che lo aiutino a diventare reale. E ce ne sono state tante, di persone, che ci hanno aiutato in questi anni. Ci vengono in mente alcune su tutte: Iris Gjomeno Hajdari; i professori Andrea Gazzoni, Ugo Fracassa, Armando Gnisci, Carla Locatelli e Andrea Viviani; la studiosa Alessandra Mattei; i poeti e critici letterari Giorgio Linguaglossa e Marco Onofrio; i giornalisti Luigia Sorrentino, Filippo La Porta, Anita Likmeta.
Ma soprattutto pensiamo a Gëzim Hajdari che, nonostante le tante, troppe difficoltà, ha continuato a “farci camminare”.
Ora, per continuare questo viaggio, abbiamo bisogno di voi. Da soli non ce la facciamo.
Per questo, attraverso un piccolo contributo economico, vi chiediamo di fare parte di questa “follia”.
Acquistando questo pacchetto, oltre ad avere l’onore di sostenere un progetto così importante e avere il vostro nome all’interno di tutti i prossimi libri della collana Erranze, avrete diritto a:
Erranze è un progetto, un’idea di poesia, prima ancora di essere una collana. È un qualcosa di incredibile, nata dalla collaborazione e dall’amicizia con Gëzim Hajdari, un grande poeta e un grandissimo uomo.
Pubblicare poesia oggi è un gesto di follia: non la vogliono i distributori, non la vogliono le librerie e – ci dicono – che non la vogliono neanche i lettori. Noi però, a quest’ultima affermazione, non ci crediamo e non ci vogliamo credere. È per questo che, nonostante le mille difficoltà, continuiamo a pubblicarla, a proporla, a promuoverla, a portarla, con noi, in giro per l’Italia delle fiere, dei festival, dei pochi luoghi in cui il libro ha ancora un posto rilevante nel respiro delle città.
Erranze è amore, soprattutto. Amore per la poesia: quella vera, genuina, cruda. Quella che esce fuori dai salotti letterari e che parla alla gente, e della gente. Quella che erra, che cammina, che attraversa i mondi.
Non ha lingua, infatti, la poesia: è tutte le lingue e tutti i popoli.
Con Erranze giriamo insieme a loro, ai popoli, attraverso un’unica patria che non ha confini fisici o mentali. Erranza vuol dire tante cose: è l’esilio di Gëzim Hajdari, poeta albanese costretto a lasciare il suo Paese tanti anni fa; è l’interculturalità caraibica di Kamau Brathwaite; è una voce potente di un popolo intero, quello filippino, di Gémino H. Abad; è la resistenza di Luigi Manzi; è il lirismo incredibile di Besnik Mustafaj.
Erranze è un sogno. Come tale, però, ha bisogno di persone che lo aiutino a diventare reale. E ce ne sono state tante, di persone, che ci hanno aiutato in questi anni. Ci vengono in mente alcune su tutte: Iris Gjomeno Hajdari; i professori Andrea Gazzoni, Ugo Fracassa, Armando Gnisci, Carla Locatelli e Andrea Viviani; la studiosa Alessandra Mattei; i poeti e critici letterari Giorgio Linguaglossa e Marco Onofrio; i giornalisti Luigia Sorrentino, Filippo La Porta, Anita Likmeta.
Ma soprattutto pensiamo a Gëzim Hajdari che, nonostante le tante, troppe difficoltà, ha continuato a “farci camminare”.
Ora, per continuare questo viaggio, abbiamo bisogno di voi. Da soli non ce la facciamo.
Per questo, attraverso un piccolo contributo economico, vi chiediamo di fare parte di questa “follia”.
Acquistando questo pacchetto, oltre ad avere l’onore di sostenere un progetto così importante e avere il vostro nome all’interno di tutti i prossimi libri della collana Erranze, avrete diritto a:
Erranze è un progetto, un’idea di poesia, prima ancora di essere una collana. È un qualcosa di incredibile, nata dalla collaborazione e dall’amicizia con Gëzim Hajdari, un grande poeta e un grandissimo uomo.
Pubblicare poesia oggi è un gesto di follia: non la vogliono i distributori, non la vogliono le librerie e – ci dicono – che non la vogliono neanche i lettori. Noi però, a quest’ultima affermazione, non ci crediamo e non ci vogliamo credere. È per questo che, nonostante le mille difficoltà, continuiamo a pubblicarla, a proporla, a promuoverla, a portarla, con noi, in giro per l’Italia delle fiere, dei festival, dei pochi luoghi in cui il libro ha ancora un posto rilevante nel respiro delle città.
Erranze è amore, soprattutto. Amore per la poesia: quella vera, genuina, cruda. Quella che esce fuori dai salotti letterari e che parla alla gente, e della gente. Quella che erra, che cammina, che attraversa i mondi.
Non ha lingua, infatti, la poesia: è tutte le lingue e tutti i popoli.
Con Erranze giriamo insieme a loro, ai popoli, attraverso un’unica patria che non ha confini fisici o mentali. Erranza vuol dire tante cose: è l’esilio di Gëzim Hajdari, poeta albanese costretto a lasciare il suo Paese tanti anni fa; è l’interculturalità caraibica di Kamau Brathwaite; è una voce potente di un popolo intero, quello filippino, di Gémino H. Abad; è la resistenza di Luigi Manzi; è il lirismo incredibile di Besnik Mustafaj.
Erranze è un sogno. Come tale, però, ha bisogno di persone che lo aiutino a diventare reale. E ce ne sono state tante, di persone, che ci hanno aiutato in questi anni. Ci vengono in mente alcune su tutte: Iris Gjomeno Hajdari; i professori Andrea Gazzoni, Ugo Fracassa, Armando Gnisci, Carla Locatelli e Andrea Viviani; la studiosa Alessandra Mattei; i poeti e critici letterari Giorgio Linguaglossa e Marco Onofrio; i giornalisti Luigia Sorrentino, Filippo La Porta, Anita Likmeta.
Ma soprattutto pensiamo a Gëzim Hajdari che, nonostante le tante, troppe difficoltà, ha continuato a “farci camminare”.
Ora, per continuare questo viaggio, abbiamo bisogno di voi. Da soli non ce la facciamo.
Per questo, attraverso un piccolo contributo economico, vi chiediamo di fare parte di questa “follia”.
Acquistando questo pacchetto, oltre ad avere l’onore di sostenere un progetto così importante e avere il vostro nome all’interno di tutti i prossimi libri della collana Erranze, avrete diritto a:
Erranze è un progetto, un’idea di poesia, prima ancora di essere una collana. È un qualcosa di incredibile, nata dalla collaborazione e dall’amicizia con Gëzim Hajdari, un grande poeta e un grandissimo uomo.
Pubblicare poesia oggi è un gesto di follia: non la vogliono i distributori, non la vogliono le librerie e – ci dicono – che non la vogliono neanche i lettori. Noi però, a quest’ultima affermazione, non ci crediamo e non ci vogliamo credere. È per questo che, nonostante le mille difficoltà, continuiamo a pubblicarla, a proporla, a promuoverla, a portarla, con noi, in giro per l’Italia delle fiere, dei festival, dei pochi luoghi in cui il libro ha ancora un posto rilevante nel respiro delle città.
Erranze è amore, soprattutto. Amore per la poesia: quella vera, genuina, cruda. Quella che esce fuori dai salotti letterari e che parla alla gente, e della gente. Quella che erra, che cammina, che attraversa i mondi.
Non ha lingua, infatti, la poesia: è tutte le lingue e tutti i popoli.
Con Erranze giriamo insieme a loro, ai popoli, attraverso un’unica patria che non ha confini fisici o mentali. Erranza vuol dire tante cose: è l’esilio di Gëzim Hajdari, poeta albanese costretto a lasciare il suo Paese tanti anni fa; è l’interculturalità caraibica di Kamau Brathwaite; è una voce potente di un popolo intero, quello filippino, di Gémino H. Abad; è la resistenza di Luigi Manzi; è il lirismo incredibile di Besnik Mustafaj.
Erranze è un sogno. Come tale, però, ha bisogno di persone che lo aiutino a diventare reale. E ce ne sono state tante, di persone, che ci hanno aiutato in questi anni. Ci vengono in mente alcune su tutte: Iris Gjomeno Hajdari; i professori Andrea Gazzoni, Ugo Fracassa, Armando Gnisci, Carla Locatelli e Andrea Viviani; la studiosa Alessandra Mattei; i poeti e critici letterari Giorgio Linguaglossa e Marco Onofrio; i giornalisti Luigia Sorrentino, Filippo La Porta, Anita Likmeta.
Ma soprattutto pensiamo a Gëzim Hajdari che, nonostante le tante, troppe difficoltà, ha continuato a “farci camminare”.
Ora, per continuare questo viaggio, abbiamo bisogno di voi. Da soli non ce la facciamo.
Per questo, attraverso un piccolo contributo economico, vi chiediamo di fare parte di questa “follia”.
Acquistando questo pacchetto, oltre ad avere l’onore di sostenere un progetto così importante e avere il vostro nome all’interno di tutti i prossimi libri della collana Erranze, avrete diritto a:
Parole blu raccoglie i versi scritti negli anni Novanta durante il suo soggiorno romano, i quali pur parlando apparentemente di amore verso un uomo esprimono, in realtà, in maniera velata il disagio vissuto per la guerra nella “Jugoslavia di ieri” (espressione coniata da Luči Žuvela nelle sue Isole di salvezza). Tra esse e la seconda parte della raccolta, Un anno di pennellate, corre un decennio: un inequivocabile cambio di prospettiva di una donna finalmente più consapevole di sé. È una poesia che resta sempre essenziale, breve, concentrata, dove gli stati d’animo per di più vengono espressi attraverso oggetti di uso quotidiano, colori, suoni o voci umane, elementi della natura, indicando rapporti profondi tra tutte le cose.
Alter, Catalogo, Home page, Poesia
Parole blu raccoglie i versi scritti negli anni Novanta durante il suo soggiorno romano, i quali pur parlando apparentemente di amore verso un uomo esprimono, in realtà, in maniera velata il disagio vissuto per la guerra nella “Jugoslavia di ieri” (espressione coniata da Luči Žuvela nelle sue Isole di salvezza). Tra esse e la seconda parte della raccolta, Un anno di pennellate, corre un decennio: un inequivocabile cambio di prospettiva di una donna finalmente più consapevole di sé. È una poesia che resta sempre essenziale, breve, concentrata, dove gli stati d’animo per di più vengono espressi attraverso oggetti di uso quotidiano, colori, suoni o voci umane, elementi della natura, indicando rapporti profondi tra tutte le cose.
La nuova raccolta poetica di Rosalba Katiuscia Buongiorno.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Rosalba Katiuscia Buongiorno.
La nuova raccolta poetica di Michele Mulia.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Michele Mulia.
La nuova raccolta poetica di Domenico Garofalo.
La nuova raccolta poetica di Domenico Garofalo.