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Todos recibían el llamado a volver / las tintoreras los ocinistas / los hijos de los padres felices / ser un empleado provisorio / era una invitación / a pasearse por el buzón infructuosamente / una incitación a desaparecer
Tutti ricevevano la chiamata a tornare / quelle delle tintorie quelli degli uffici / i figli dei genitori felici / essere un impiegato provvisorio era un invito / a vagare attorno alla buca delle lettere inutilmente / un’incitazione a sparire
Todos recibían el llamado a volver / las tintoreras los ocinistas / los hijos de los padres felices / ser un empleado provisorio / era una invitación / a pasearse por el buzón infructuosamente / una incitación a desaparecer
Tutti ricevevano la chiamata a tornare / quelle delle tintorie quelli degli uffici / i figli dei genitori felici / essere un impiegato provvisorio era un invito / a vagare attorno alla buca delle lettere inutilmente / un’incitazione a sparire
La prima, intensa, raccolta poetica di Valeria Minciullo
Alter, Catalogo, Collane, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima, intensa, raccolta poetica di Valeria Minciullo
Terza raccolta con Ensemble per Nicolò Sorriga, uno dei poeti più interessanti della nuova generazione italiana.
Alter, Catalogo, Home page, Poesia
Terza raccolta con Ensemble per Nicolò Sorriga, uno dei poeti più interessanti della nuova generazione italiana.
La prima raccolta poetica per la giovane e brava Noemi Aloi.
La prima raccolta poetica per la giovane e brava Noemi Aloi.
Questa è di fatto l’ultima pubblicazione di Pascal Gabellone, uno dei maggiori studiosi e poeti francesi contemporanei. Le prime pubblicazioni risalgono agli anni Settanta, sia per quanto riguarda la critica (L’oggetto surrealista per EInaudi) sia per quanto riguarda le traduzioni (vedi in particolare quelle da LF Céline a quattro mani con Gianni Celati). Proprio al sodalizio con Celati nell’atmosfera creativa della Bologna alla metà degli anni Settanta (l’esperienza di Radio Alice, le occupazioni di Lettere e del DAMS – dove Celati tiene, in piena occupazione, un celebre seminario su Alice di Lewis Carrol da cui sarà tratto il libro collettivo Alice disambientata) rimanda il libro fotografico La bottega dei mimi del 1977.
Col trasferimento in Francia e l’attività di docente presso l’Università Paul Valéry di Montpellier, Gabellone si orienta dapprima verso studi più propriamente italianistici, senza mai intermettere l’attività di traduzione (da Pavese e Sbarbaro, ad esempio). In particolare si occupa di poesia italiana e pubblica nel 1997: Emblèmes épars : essais sur la poésie italienne moderne. Poeta in italiano a partire dai primi anni Novanta (è del 1993 la raccolta pubblicata per Manni da Antonio Prete, conterraneo ed amico con cui condividerà per lunghi anni e fino alla prematura scomparsa i temi di una condivisa riflessone poetica), Gabellone a partire dai primissimi anni del Duemila rende sempre più stretto il rapporto tra riflessione critica e produzione poetica. Gli orizzonti si ampliano alla grande poesia europea da Holderlin a Rilke a Celan e aprono a suggestioni filosofiche di marca heideggeriana. I volumi saggistici e poetici pubblicati negli anni Duemila testimoniano della prossimità tra discorso critico poetico e filosofico. Nell’ultima raccolta – Quelques lignes bleues, quelques traces de cendre -che Gabellone ha fatto in tempo a chiudere prima della scomparsa, la parola poetica focalizza con fermezza e chiaroveggenza il confine che separa vita e morte, soggetto e alterità, realtà mondana e ultraterrena.
Traduzione di Margherita Orsino.
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Questa è di fatto l’ultima pubblicazione di Pascal Gabellone, uno dei maggiori studiosi e poeti francesi contemporanei. Le prime pubblicazioni risalgono agli anni Settanta, sia per quanto riguarda la critica (L’oggetto surrealista per EInaudi) sia per quanto riguarda le traduzioni (vedi in particolare quelle da LF Céline a quattro mani con Gianni Celati). Proprio al sodalizio con Celati nell’atmosfera creativa della Bologna alla metà degli anni Settanta (l’esperienza di Radio Alice, le occupazioni di Lettere e del DAMS – dove Celati tiene, in piena occupazione, un celebre seminario su Alice di Lewis Carrol da cui sarà tratto il libro collettivo Alice disambientata) rimanda il libro fotografico La bottega dei mimi del 1977.
Col trasferimento in Francia e l’attività di docente presso l’Università Paul Valéry di Montpellier, Gabellone si orienta dapprima verso studi più propriamente italianistici, senza mai intermettere l’attività di traduzione (da Pavese e Sbarbaro, ad esempio). In particolare si occupa di poesia italiana e pubblica nel 1997: Emblèmes épars : essais sur la poésie italienne moderne. Poeta in italiano a partire dai primi anni Novanta (è del 1993 la raccolta pubblicata per Manni da Antonio Prete, conterraneo ed amico con cui condividerà per lunghi anni e fino alla prematura scomparsa i temi di una condivisa riflessone poetica), Gabellone a partire dai primissimi anni del Duemila rende sempre più stretto il rapporto tra riflessione critica e produzione poetica. Gli orizzonti si ampliano alla grande poesia europea da Holderlin a Rilke a Celan e aprono a suggestioni filosofiche di marca heideggeriana. I volumi saggistici e poetici pubblicati negli anni Duemila testimoniano della prossimità tra discorso critico poetico e filosofico. Nell’ultima raccolta – Quelques lignes bleues, quelques traces de cendre -che Gabellone ha fatto in tempo a chiudere prima della scomparsa, la parola poetica focalizza con fermezza e chiaroveggenza il confine che separa vita e morte, soggetto e alterità, realtà mondana e ultraterrena.
Traduzione di Margherita Orsino.
La nuova raccolta poetica di Nicoletta Vassallo.
La nuova raccolta poetica di Nicoletta Vassallo.
Qualcosa era successo quella sera a Sant’Ambrogio, impossibile negarlo. Oliviero era partito, lasciando a Mario il compito di scrivere della loro amicizia, soprattutto per lasciare una traccia nel tempo del loro passaggio. In una sorta di autobiografia volutamente disordinata, l’autore ci racconta di sé, attraverso una sorta di alter ego, degli anni trascorsi tra Parigi e la sua Firenze, nell’inutile tentativo di fuggire a se stesso. Ed è quest’ultima città – col suo intreccio di strade medievali e coi suoi infiniti turisti, la sua arte e il suo mistero, i suoi poeti e i tanti personaggi sopra le righe –l’eterno epicentro del suo bisogno di fuga e la vera protagonista di questo romanzo. Non rimane altro che lo spiritodelle serate passate a bere Gin Tonic, i balli sfrenati e la voglia di miagolare le “loro” verità ai passanti. Una critica rabbiosa e dissacrante della società, un viaggio tra donne e scelte sbagliate, amicizie tradite, voci ostinate e spesso,troppo spesso, contrarie.
Qualcosa era successo quella sera a Sant’Ambrogio, impossibile negarlo. Oliviero era partito, lasciando a Mario il compito di scrivere della loro amicizia, soprattutto per lasciare una traccia nel tempo del loro passaggio. In una sorta di autobiografia volutamente disordinata, l’autore ci racconta di sé, attraverso una sorta di alter ego, degli anni trascorsi tra Parigi e la sua Firenze, nell’inutile tentativo di fuggire a se stesso. Ed è quest’ultima città – col suo intreccio di strade medievali e coi suoi infiniti turisti, la sua arte e il suo mistero, i suoi poeti e i tanti personaggi sopra le righe –l’eterno epicentro del suo bisogno di fuga e la vera protagonista di questo romanzo. Non rimane altro che lo spiritodelle serate passate a bere Gin Tonic, i balli sfrenati e la voglia di miagolare le “loro” verità ai passanti. Una critica rabbiosa e dissacrante della società, un viaggio tra donne e scelte sbagliate, amicizie tradite, voci ostinate e spesso,troppo spesso, contrarie.
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La nuova raccolta poetica di Domenico Labate.
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La nuova raccolta poetica di Domenico Labate.
La nuova raccolta poetica di Edoardo Olmi.
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La nuova raccolta poetica di Edoardo Olmi.
Il nuovo libro di poesie di Nicolò Sorriga, già autore per Ensemble di “Continuum”.
Il nuovo libro di poesie di Nicolò Sorriga, già autore per Ensemble di “Continuum”.
Nuova raccolta per Gianni Ruscio: tra musica e versi si sviluppa una poesia sempre più matura.
Protagonista di questa vasta raccolta poetica è la parola come unico strumento di salvezza nelle “rovine” del mondo contemporaneo. La vita si dipana in una partitura musicale che trova continue soluzioni linguistiche e ritmiche. Gianni Ruscio scrive la sua opera più importante e probabilmente la più sentita.
Nuova raccolta per Gianni Ruscio: tra musica e versi si sviluppa una poesia sempre più matura.
Protagonista di questa vasta raccolta poetica è la parola come unico strumento di salvezza nelle “rovine” del mondo contemporaneo. La vita si dipana in una partitura musicale che trova continue soluzioni linguistiche e ritmiche. Gianni Ruscio scrive la sua opera più importante e probabilmente la più sentita.