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Un editore in crisi esistenziale rifiuta il romanzo di un grassissimo scrittore. È un capolavoro, apposta non vuole pubblicarlo. Le storie dei due si intrecciano a loro insaputa, coinvolgendo la figlia dell’editore – una musicista il cui equilibrio mentale è stato gravemente compromesso dalle sue letture – alcuni rumorosi vicini di casa, un venditore porta a porta di aspirapolveri, e degli oscuri signori della guerra. Personaggi all’apparenza poco probabili, che risultano essere spietati ritratti di una realtà inclemente, dipinti in punta di pennello grazie a una scrittura agile e a un umorismo sottile, attraverso un continuo andare avanti e indietro nel tempo.
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Un editore in crisi esistenziale rifiuta il romanzo di un grassissimo scrittore. È un capolavoro, apposta non vuole pubblicarlo. Le storie dei due si intrecciano a loro insaputa, coinvolgendo la figlia dell’editore – una musicista il cui equilibrio mentale è stato gravemente compromesso dalle sue letture – alcuni rumorosi vicini di casa, un venditore porta a porta di aspirapolveri, e degli oscuri signori della guerra. Personaggi all’apparenza poco probabili, che risultano essere spietati ritratti di una realtà inclemente, dipinti in punta di pennello grazie a una scrittura agile e a un umorismo sottile, attraverso un continuo andare avanti e indietro nel tempo.
Un ottimo lavoro, una bella moglie, una figlia meravigliosa. Tommaso ha tutte le ragioni per essere felice. Una mattina però cambia tutto: si ritrova a Lisbona senza alcuna memoria del proprio passato. Come può essere possibile? Si può costruire un’altra vita e rifugiarsi dentro di essa? La nuova quotidianità di Tommaso è segnata da piccoli gesti, un lavoro come cameriere, una modesta pensione dove alloggia, fino all’incontro con Sabine, una giovane tedesca. La donna è inizialmente incuriosita dall’amnesia di Tommaso, poi sconcertata dal dubbio che ricordi più di quanto non le voglia raccontare. L’arrivo di un investigatore privato la aiuterà a fare luce sul passato dell’uomo: Sabine è stanca di segreti, mentre per Tommaso è arrivato il momento di fare i conti con la sua vita…
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Un ottimo lavoro, una bella moglie, una figlia meravigliosa. Tommaso ha tutte le ragioni per essere felice. Una mattina però cambia tutto: si ritrova a Lisbona senza alcuna memoria del proprio passato. Come può essere possibile? Si può costruire un’altra vita e rifugiarsi dentro di essa? La nuova quotidianità di Tommaso è segnata da piccoli gesti, un lavoro come cameriere, una modesta pensione dove alloggia, fino all’incontro con Sabine, una giovane tedesca. La donna è inizialmente incuriosita dall’amnesia di Tommaso, poi sconcertata dal dubbio che ricordi più di quanto non le voglia raccontare. L’arrivo di un investigatore privato la aiuterà a fare luce sul passato dell’uomo: Sabine è stanca di segreti, mentre per Tommaso è arrivato il momento di fare i conti con la sua vita…
Si sa, il mondo della scuola riserva sempre grandi sorprese. E se a raccontarlo, questo mondo, è l’occhio indagatore ma privo di pregiudizi di una giovane supplente di sostegno al liceo, alle prime armi con l’insegnamento, ecco che spuntano retroscena, eventi che non avresti mai voluto sapere, fastidi rassegnati e commoventi tenerezze. Piccoli grandi eventi che ti lasciano a bocca aperta o ti fanno cadere le braccia, problemi scolastici ancestrali e nuove, multietniche, soluzioni alla vita quotidiana. Continue scoperte. Perché se è vero che il compito dei professori è trasmettere conoscenza, è anche vero che a volte i ruoli si ribaltano, e sono i ragazzi, adolescenti tanto uguali in alcuni atteggiamenti, con la loro imprevedibilità, a insegnare. La scuola è un mondo a sé, con le sue regole scritte e tramandate oralmente; con i suoi orari, che valgono per tutte le anime che la vivono quotidianamente; con il suo gioco delle parti. L’autrice ci racconta questo gioco e lo fa con tenerezza, ironia, stupore e intelligenza, regalandoci un libro prezioso e utile a farci osservare quel mondo che, in fondo, è il microcosmo, con tutti i suoi difetti, più genuino della nostra società.
Si sa, il mondo della scuola riserva sempre grandi sorprese. E se a raccontarlo, questo mondo, è l’occhio indagatore ma privo di pregiudizi di una giovane supplente di sostegno al liceo, alle prime armi con l’insegnamento, ecco che spuntano retroscena, eventi che non avresti mai voluto sapere, fastidi rassegnati e commoventi tenerezze. Piccoli grandi eventi che ti lasciano a bocca aperta o ti fanno cadere le braccia, problemi scolastici ancestrali e nuove, multietniche, soluzioni alla vita quotidiana. Continue scoperte. Perché se è vero che il compito dei professori è trasmettere conoscenza, è anche vero che a volte i ruoli si ribaltano, e sono i ragazzi, adolescenti tanto uguali in alcuni atteggiamenti, con la loro imprevedibilità, a insegnare. La scuola è un mondo a sé, con le sue regole scritte e tramandate oralmente; con i suoi orari, che valgono per tutte le anime che la vivono quotidianamente; con il suo gioco delle parti. L’autrice ci racconta questo gioco e lo fa con tenerezza, ironia, stupore e intelligenza, regalandoci un libro prezioso e utile a farci osservare quel mondo che, in fondo, è il microcosmo, con tutti i suoi difetti, più genuino della nostra società.
Il diastema è lo spazio tenero e disarticolato tra i due denti incisivi. Permette di guardare all’interno di un volto, di un sorriso sghembo, seduce e spaventa come un segreto. È una donna che soffre di insonnia: riesce a dormire soltanto pagando una sconosciuta che si addormenti al suo fianco, a cucchiaio. È una ragazzina che vuole diventare invisibile per non essere obbligata a diventare donna: nascosta nella 128 rossa del papà, scompare fondendosi con il tessuto irrespirabile della tappezzeria d’estate. Ognuno dei dodici racconti di Marilena Votta è un piccolo diastema attraverso il quale è possibile scorgere ciò che è nascosto, ricordi offuscati dalla rimozione dell’infanzia, bellezze troppo a lungo coperte con la mano, per pudore.
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Il diastema è lo spazio tenero e disarticolato tra i due denti incisivi. Permette di guardare all’interno di un volto, di un sorriso sghembo, seduce e spaventa come un segreto. È una donna che soffre di insonnia: riesce a dormire soltanto pagando una sconosciuta che si addormenti al suo fianco, a cucchiaio. È una ragazzina che vuole diventare invisibile per non essere obbligata a diventare donna: nascosta nella 128 rossa del papà, scompare fondendosi con il tessuto irrespirabile della tappezzeria d’estate. Ognuno dei dodici racconti di Marilena Votta è un piccolo diastema attraverso il quale è possibile scorgere ciò che è nascosto, ricordi offuscati dalla rimozione dell’infanzia, bellezze troppo a lungo coperte con la mano, per pudore.
Lei è una ragazza come le altre, ma non ha le mestruazioni né un accenno di seno. Si chiama Manfredi. Nel tentativo di risalire alle cause della propria disforia di genere, Manfredi, 25 anni, recupera gli anni della sua giovinezza, adolescenza e infanzia osservando a ritroso lo sviluppo del suo involucro sessuale come in una sorta di autoinchiesta sul proprio concepimento biologico, quando, involucro dentro un altro involucro, la nascita sembra imporre a ogni vita un cammino già orientato.
Officina, Officina Ensemble, Varia
Lei è una ragazza come le altre, ma non ha le mestruazioni né un accenno di seno. Si chiama Manfredi. Nel tentativo di risalire alle cause della propria disforia di genere, Manfredi, 25 anni, recupera gli anni della sua giovinezza, adolescenza e infanzia osservando a ritroso lo sviluppo del suo involucro sessuale come in una sorta di autoinchiesta sul proprio concepimento biologico, quando, involucro dentro un altro involucro, la nascita sembra imporre a ogni vita un cammino già orientato.
«Un lato lirico forte e intenso»
Roberto Cotroneo
Tre storie in cui la moltitudine di frammenti che compone il reale cerca il suo posto per brillare, per accogliere e rifrangere la luce che penetra gli abissi del mondo e dell’anima. George, Sam e Tea sono tutti i colori che quella luce può generare.
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
«Un lato lirico forte e intenso»
Roberto Cotroneo
Tre storie in cui la moltitudine di frammenti che compone il reale cerca il suo posto per brillare, per accogliere e rifrangere la luce che penetra gli abissi del mondo e dell’anima. George, Sam e Tea sono tutti i colori che quella luce può generare.
Questo libro esplora, con estrema ironia, le dinamiche e i protagonisti che compongono la coppia ai giorni d’oggi. In un contesto sociale che ci mette a dura prova con la ricerca del partner perfetto, l’autrice scrive di ipocrisie e verità che la società è abituata a camuffare con una spessa patina di consuetudini, romanticismo e perbenismo. La penna di Sara Ceracchi trae d’impaccio, con la sua vena umoristica, chi oggi prova l’ansia davvero ingiustificata di doversi creare una vita di coppia esemplare. Cosa ci offre il banco degli incontri? E voi a quale categoria di aspiranti “felici e contenti” pensate di appartenere? Il viaggio in questo esilarante scritto vi aiuterà a scoprirlo!
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Questo libro esplora, con estrema ironia, le dinamiche e i protagonisti che compongono la coppia ai giorni d’oggi. In un contesto sociale che ci mette a dura prova con la ricerca del partner perfetto, l’autrice scrive di ipocrisie e verità che la società è abituata a camuffare con una spessa patina di consuetudini, romanticismo e perbenismo. La penna di Sara Ceracchi trae d’impaccio, con la sua vena umoristica, chi oggi prova l’ansia davvero ingiustificata di doversi creare una vita di coppia esemplare. Cosa ci offre il banco degli incontri? E voi a quale categoria di aspiranti “felici e contenti” pensate di appartenere? Il viaggio in questo esilarante scritto vi aiuterà a scoprirlo!
In dodici storie sul tema della frontiera, Renata Asquer ci racconta vite di confine. Le frontiere di Renata sono fisiche e metafisiche, in bilico tra due diversi e opposti territori dell’essere: c’è la frontiera geografica, da superare per terra o per mare; la frontiera temporale, da attraversare crescendo o invecchiando; c’è la frontiera psicologica, che si abbatte solo decidendo di diventare finalmente se stessi, c’è, infine, l’ultima frontiera, quella più dura, che separa il mondo dei vivi da quell’altro, mai abbastanza lontano.
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
In dodici storie sul tema della frontiera, Renata Asquer ci racconta vite di confine. Le frontiere di Renata sono fisiche e metafisiche, in bilico tra due diversi e opposti territori dell’essere: c’è la frontiera geografica, da superare per terra o per mare; la frontiera temporale, da attraversare crescendo o invecchiando; c’è la frontiera psicologica, che si abbatte solo decidendo di diventare finalmente se stessi, c’è, infine, l’ultima frontiera, quella più dura, che separa il mondo dei vivi da quell’altro, mai abbastanza lontano.
Il mondo, con la sua vitalità, è sempre magico: nuvole, tramonti, acquazzoni, pomeriggi torridi, muscoli abbrustoliti dalla realtà delle cose. Fuori va bene, ma non è merito dei protagonisti dei bellissimi racconti di Umberto Morello: trascinati nella centrifuga delle loro vite, non riescono mai del tutto a raggiungere il fuori, né ad annegare in pace in un sano bagno di luce.
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Il mondo, con la sua vitalità, è sempre magico: nuvole, tramonti, acquazzoni, pomeriggi torridi, muscoli abbrustoliti dalla realtà delle cose. Fuori va bene, ma non è merito dei protagonisti dei bellissimi racconti di Umberto Morello: trascinati nella centrifuga delle loro vite, non riescono mai del tutto a raggiungere il fuori, né ad annegare in pace in un sano bagno di luce.
Fuori dal tempo, fuori da ogni schema o logica, fuori da sé. Nove racconti sui modi in cui l’essere umano si mostra capace di agire quando perde il controllo. L’inconscio ha un ruolo fondamentale, conduce ad azioni e spinge a reazioni, senza che la ratio sia ancora arrivata a cogliere il campanello d’allarme. I protagonisti di queste storie sono accomunati dalla loro calma e pacatezza apparenti, cieli sereni che celano un uragano pronto a scatenare tutta la sua forza distruttrice. Un padre prostrato dall’odio che, a causa dell’influenza dell’ex moglie, il figlio nutre per lui; un marito che, rientrato in casa, si trova faccia a faccia con la persona che ha appena stuprato sua moglie; un uomo che, dopo anni in cui gli attacchi di panico lo avevano costantemente portato a pensare che stesse per morire, si trova davvero davanti alla morte. Questi sono solo alcuni dei personaggi di Fuoritempo, le cui imprevedibili reazioni si susseguono in un crescendo di impeto ed emozioni, fino a macchiarsi della più terribile e folle delle colpe: l’omicidio.
Collane, Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Fuori dal tempo, fuori da ogni schema o logica, fuori da sé. Nove racconti sui modi in cui l’essere umano si mostra capace di agire quando perde il controllo. L’inconscio ha un ruolo fondamentale, conduce ad azioni e spinge a reazioni, senza che la ratio sia ancora arrivata a cogliere il campanello d’allarme. I protagonisti di queste storie sono accomunati dalla loro calma e pacatezza apparenti, cieli sereni che celano un uragano pronto a scatenare tutta la sua forza distruttrice. Un padre prostrato dall’odio che, a causa dell’influenza dell’ex moglie, il figlio nutre per lui; un marito che, rientrato in casa, si trova faccia a faccia con la persona che ha appena stuprato sua moglie; un uomo che, dopo anni in cui gli attacchi di panico lo avevano costantemente portato a pensare che stesse per morire, si trova davvero davanti alla morte. Questi sono solo alcuni dei personaggi di Fuoritempo, le cui imprevedibili reazioni si susseguono in un crescendo di impeto ed emozioni, fino a macchiarsi della più terribile e folle delle colpe: l’omicidio.
La natura segue le sue regole. Ascoltarle, può aiutarci a seguire una strada a volte più definita proprio grazie a qualcosa che, benché trascurato dai più, riesce a regalarci, ogni anno, nuovi germogli. Da lì, nascono i pretesti per raccontare tratti di umanità che oggi e ieri si sono lasciati affascinare dal mondo verde.
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
La natura segue le sue regole. Ascoltarle, può aiutarci a seguire una strada a volte più definita proprio grazie a qualcosa che, benché trascurato dai più, riesce a regalarci, ogni anno, nuovi germogli. Da lì, nascono i pretesti per raccontare tratti di umanità che oggi e ieri si sono lasciati affascinare dal mondo verde.
Il processo di formazione degli Stati Uniti d’Europa è giunto a compimento. Una nuova formazione politica, composta da sole donne, ottiene un risultato elettorale eccezionale, arrivando al potere contro ogni previsione. Non a tutti piace questo nuovo governo che, presa coscienza del fallimento irreversibile del Capitalismo e delle regole del “vecchio mondo”, si muoverà in modo sorprendentemente rivoluzionario. Uno dei primi provvedimenti, il più controverso, sarà l’abolizione degli strumenti monetari a favore di transazioni basate sullo sperma. Il liquido lattescente avrà dunque valore intrinseco e una funzione sociale, ma renderà gli uomini simili a “mucche da mungere” per il proseguimento della specie. I due protagonisti – Adam Fuco e il suo alter ego più esagitato e ribelle, Andreas – tenteranno sia di sfruttare che di ribaltare questa situazione, con approcci e risultati diversi. Ne viene fuori un romanzo utopico tra fantapolitica e distopia, provocatorio, paradossale e moderno, che osserva da un’altra angolazione alcune tematiche del femminismo, svelando un mondo in cui le donne, conquistato il potere, provano a organizzarlo secondo altri valori.
Il processo di formazione degli Stati Uniti d’Europa è giunto a compimento. Una nuova formazione politica, composta da sole donne, ottiene un risultato elettorale eccezionale, arrivando al potere contro ogni previsione. Non a tutti piace questo nuovo governo che, presa coscienza del fallimento irreversibile del Capitalismo e delle regole del “vecchio mondo”, si muoverà in modo sorprendentemente rivoluzionario. Uno dei primi provvedimenti, il più controverso, sarà l’abolizione degli strumenti monetari a favore di transazioni basate sullo sperma. Il liquido lattescente avrà dunque valore intrinseco e una funzione sociale, ma renderà gli uomini simili a “mucche da mungere” per il proseguimento della specie. I due protagonisti – Adam Fuco e il suo alter ego più esagitato e ribelle, Andreas – tenteranno sia di sfruttare che di ribaltare questa situazione, con approcci e risultati diversi. Ne viene fuori un romanzo utopico tra fantapolitica e distopia, provocatorio, paradossale e moderno, che osserva da un’altra angolazione alcune tematiche del femminismo, svelando un mondo in cui le donne, conquistato il potere, provano a organizzarlo secondo altri valori.