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Quindici racconti, divisi in tre sezioni (Amore, Lavoro, Salute), che sembrano le voci di un personale oroscopo dell’esistenza. L’autore ci prende per mano conducendoci nella quotidianità di personaggi “normali” e proprio per questo sempre interessanti. Minimo comune denominatore di queste storie è la musica, vera protagonista del libro e della vita.
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Quindici racconti, divisi in tre sezioni (Amore, Lavoro, Salute), che sembrano le voci di un personale oroscopo dell’esistenza. L’autore ci prende per mano conducendoci nella quotidianità di personaggi “normali” e proprio per questo sempre interessanti. Minimo comune denominatore di queste storie è la musica, vera protagonista del libro e della vita.
I ragazzi chimici prendono cocaina basata, mephedrone, crystal; si fanno di ecstasy, di ketamina, di viagra. Per fare sesso con altri ragazzi chimici. Il chemsex è arrivato nel Belpaese, e i pusher italiani si sono subito attrezzati con droghe che aiutano i ragazzi chimici ad andare avanti tutta la notte. Con una prosa asciutta e un linguaggio iperrealista, la counselor Angela Infante e lo scrittore Andrea Mauri raccontano le confessioni di chemsex di dieci ragazzi chimici italiani.
Narrativa, Officina, Officina Ensemble
I ragazzi chimici prendono cocaina basata, mephedrone, crystal; si fanno di ecstasy, di ketamina, di viagra. Per fare sesso con altri ragazzi chimici. Il chemsex è arrivato nel Belpaese, e i pusher italiani si sono subito attrezzati con droghe che aiutano i ragazzi chimici ad andare avanti tutta la notte. Con una prosa asciutta e un linguaggio iperrealista, la counselor Angela Infante e lo scrittore Andrea Mauri raccontano le confessioni di chemsex di dieci ragazzi chimici italiani.
Echos, Narrativa, Officina Ensemble
Che cosa signica “essere vivi”? Qual è il confine tra la vita e la non vita? I protagonisti di questa storia sono androidi. Che provano emozioni. Eppure sono fuori dal circuito vita: sono macchine e le macchine, si sa, non provano emozioni. Satyrandroide è la storia di un viaggio che inizia nelle profondità dello spazio e continua per le colline e i borghi del Mezzogiorno; è la storia di Ulisse, ma anche di Beowulf e di Charlot, e di tanti altri androidi, che per salvarsi – ognuno dalle proprie sofferenze – provano la loro capacità a essere vivi, sfidando quel confine sottile che separa la vita dalla non vita. Nel farlo porteranno a galla il complicato e controverso rapporto che lega gli androidi agli umani, visti – a torto o a ragione – come modelli di perfezione a cui tendere. C’è in gioco, il riconoscimento di una loro, propria, “umanità”.
Che cosa signica “essere vivi”? Qual è il confine tra la vita e la non vita? I protagonisti di questa storia sono androidi. Che provano emozioni. Eppure sono fuori dal circuito vita: sono macchine e le macchine, si sa, non provano emozioni. Satyrandroide è la storia di un viaggio che inizia nelle profondità dello spazio e continua per le colline e i borghi del Mezzogiorno; è la storia di Ulisse, ma anche di Beowulf e di Charlot, e di tanti altri androidi, che per salvarsi – ognuno dalle proprie sofferenze – provano la loro capacità a essere vivi, sfidando quel confine sottile che separa la vita dalla non vita. Nel farlo porteranno a galla il complicato e controverso rapporto che lega gli androidi agli umani, visti – a torto o a ragione – come modelli di perfezione a cui tendere. C’è in gioco, il riconoscimento di una loro, propria, “umanità”.
Qui le storie sono senza pelle.
Qui non si reprimono sentimenti,
non si tradiscono sogni,
non si seguono scorciatoie.
Qui si vive solo a patto di andare fino in fondo.
Uncategorized, Officina Ensemble
Qui le storie sono senza pelle.
Qui non si reprimono sentimenti,
non si tradiscono sogni,
non si seguono scorciatoie.
Qui si vive solo a patto di andare fino in fondo.
Dodici donne raccontate dall’uomo che le ha amate, a volte anche per poco. Una storia attraverso le città e i corpi, in un viaggio parallelo all’esterno e all’interno delle emozioni; dell’amore con la sua geografia da disegnare; del tempo che invecchia alcune cose, altre, invece, le mantiene intatte per molti anni. Incontriamo Sherazade che ricorda gli insegnamenti di suo padre nonostante fatichi a indossare il velo; Amelia che traduce in russo il canto antico delle balene in Messico. O Simona nuda sul letto di una Lisbona in crisi, invecchiata quanto lei; Giorgia, orafa di Lecce espatriata in Canada, che sogna di poter ritornare nonostante tutto; Ariel sulla bicicletta a Parigi, finalmente libera da un amore divenuto possessione e violenza; Penelope, economista emigrata a Lipsia, che legge l’ultimo telegramma del padre divenuto un guru in India. E ancora Greta, Teresa, Francesca, Valeriana, Paula e Diana. Dodici donne indipendenti e forti che riflettono come uno specchio rotto la femminilità di un secolo nuovo e incerto. Una storia divisa in respiri e gemiti, raccontata da un uomo che osserva se stesso e il Mondo attraverso gli occhi delle donne conosciute, amate e perdute.
Collane, Home page, Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Dodici donne raccontate dall’uomo che le ha amate, a volte anche per poco. Una storia attraverso le città e i corpi, in un viaggio parallelo all’esterno e all’interno delle emozioni; dell’amore con la sua geografia da disegnare; del tempo che invecchia alcune cose, altre, invece, le mantiene intatte per molti anni. Incontriamo Sherazade che ricorda gli insegnamenti di suo padre nonostante fatichi a indossare il velo; Amelia che traduce in russo il canto antico delle balene in Messico. O Simona nuda sul letto di una Lisbona in crisi, invecchiata quanto lei; Giorgia, orafa di Lecce espatriata in Canada, che sogna di poter ritornare nonostante tutto; Ariel sulla bicicletta a Parigi, finalmente libera da un amore divenuto possessione e violenza; Penelope, economista emigrata a Lipsia, che legge l’ultimo telegramma del padre divenuto un guru in India. E ancora Greta, Teresa, Francesca, Valeriana, Paula e Diana. Dodici donne indipendenti e forti che riflettono come uno specchio rotto la femminilità di un secolo nuovo e incerto. Una storia divisa in respiri e gemiti, raccontata da un uomo che osserva se stesso e il Mondo attraverso gli occhi delle donne conosciute, amate e perdute.
In passato si è parlato spesso della morte dell’arte, qualcuno ha anche teorizzato la sua fine, che è come dire: morte dell’umano. In questo libro si vuole rappresentare il rumore della nascita, il rumore prodotto da un essere che nasce. Il tema della metamorfosi è la costante, che sta al centro e in mezzo al mutamento che accade in continuazione, per ognuno. Tutto è fragile all’inizio, la fragilità è di ogni cosa che inizia. Ma il corpo a corpo che si dispiega in questo testo ibrido (che è recitativo, monologo e narrativa insieme), è la lotta per affermare il gesto creativo, il gesto che si sviluppa nel senso, che ha origine nel senso. Per cui persino il nulla assume un significato.
Catalogo, Officina, Officina Ensemble
In passato si è parlato spesso della morte dell’arte, qualcuno ha anche teorizzato la sua fine, che è come dire: morte dell’umano. In questo libro si vuole rappresentare il rumore della nascita, il rumore prodotto da un essere che nasce. Il tema della metamorfosi è la costante, che sta al centro e in mezzo al mutamento che accade in continuazione, per ognuno. Tutto è fragile all’inizio, la fragilità è di ogni cosa che inizia. Ma il corpo a corpo che si dispiega in questo testo ibrido (che è recitativo, monologo e narrativa insieme), è la lotta per affermare il gesto creativo, il gesto che si sviluppa nel senso, che ha origine nel senso. Per cui persino il nulla assume un significato.
Quattro pièce, pensate soprattutto per il teatro dei burattini o delle marionette, si presentano come una rivisitazione in chiave moderna dei temi di Calderón de la Barca, grande drammaturgo spagnolo del Seicento. In questi testi si coniuga il simbolismo dell’autore di La vita è sogno con un’obbligatoria attualizzazione, sottolineandone, volutamente, il carattere fortemente esistenziale.
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Quattro pièce, pensate soprattutto per il teatro dei burattini o delle marionette, si presentano come una rivisitazione in chiave moderna dei temi di Calderón de la Barca, grande drammaturgo spagnolo del Seicento. In questi testi si coniuga il simbolismo dell’autore di La vita è sogno con un’obbligatoria attualizzazione, sottolineandone, volutamente, il carattere fortemente esistenziale.
I racconti che pulsano in Storie di ombra e luce sono squarci di vite che maneggiano emozioni, nel complicato groviglio delle relazioni, in cui nulla è mai come appare. Perché ogni cosa può cambiare all’improvviso: un percorso di dolore può divenire accettazione; la fiducia tradita, delusione o dolore fino al punto di morirne, o di esserne uccisi; le aspettative possono rivelarsi debolezze e i difetti, pregi. Così come le ombre possono, alla fine, diventare luci e le luci, ombre. Tra pennellate di fantasia e di realtà ciascuna storia attraversa se stessa, fino a ricongiungersi con tutte le altre.
I racconti che pulsano in Storie di ombra e luce sono squarci di vite che maneggiano emozioni, nel complicato groviglio delle relazioni, in cui nulla è mai come appare. Perché ogni cosa può cambiare all’improvviso: un percorso di dolore può divenire accettazione; la fiducia tradita, delusione o dolore fino al punto di morirne, o di esserne uccisi; le aspettative possono rivelarsi debolezze e i difetti, pregi. Così come le ombre possono, alla fine, diventare luci e le luci, ombre. Tra pennellate di fantasia e di realtà ciascuna storia attraversa se stessa, fino a ricongiungersi con tutte le altre.
L’opera narrativa di uno dei musicisti italiani più rappresentativi a livello internazionale. Una raccolta di storie surreali e oniriche che colpiscono nel segno.
Le “Storie notturne” di Fabio Zuffanti – musicista, produttore, artista a 360° – sono una raccolta di racconti, molto brevi, pensati come una sorta di “benefico rifugio solitario” alle pressioni della vita.
Queste storie sono tratteggiate, raccolte, sempre in bilico tra il reale e l’onirico come a volerci accompagnare all’avvicendarsi tra il giorno e la notte.
La sospensione della realtà, tipica di maestri come Buzzati, Borges, Bioy Casares e altri, sembra volersi opporre, idealmente, al realismo imperante in letteratura. Ogni situazione e personaggio va in quella direzione: tutto è giocato nell’irrealtà e nel paradossale, come se fossimo in un abisso composto di sogni e distorsioni. Attingendo ad altre dimensioni possiamo provare a comprendere più profondamente il tessuto delle nostre esistenze, il tempo che passa, la fragilità dei sentimenti.
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L’opera narrativa di uno dei musicisti italiani più rappresentativi a livello internazionale. Una raccolta di storie surreali e oniriche che colpiscono nel segno.
Le “Storie notturne” di Fabio Zuffanti – musicista, produttore, artista a 360° – sono una raccolta di racconti, molto brevi, pensati come una sorta di “benefico rifugio solitario” alle pressioni della vita.
Queste storie sono tratteggiate, raccolte, sempre in bilico tra il reale e l’onirico come a volerci accompagnare all’avvicendarsi tra il giorno e la notte.
La sospensione della realtà, tipica di maestri come Buzzati, Borges, Bioy Casares e altri, sembra volersi opporre, idealmente, al realismo imperante in letteratura. Ogni situazione e personaggio va in quella direzione: tutto è giocato nell’irrealtà e nel paradossale, come se fossimo in un abisso composto di sogni e distorsioni. Attingendo ad altre dimensioni possiamo provare a comprendere più profondamente il tessuto delle nostre esistenze, il tempo che passa, la fragilità dei sentimenti.
Dodici storie per dodici mesi da trascorrere fra la magia dei sogni e quella dell’infanzia, per ricordarci chi siamo. Perché il dolore e la paura che si nascondono nella rabbia vengano leniti dal mondo dei sogni, e perché le utopie ci diano la forza di essere chi siamo.
Dodici storie per dodici mesi da trascorrere fra la magia dei sogni e quella dell’infanzia, per ricordarci chi siamo. Perché il dolore e la paura che si nascondono nella rabbia vengano leniti dal mondo dei sogni, e perché le utopie ci diano la forza di essere chi siamo.
Prima l’affanno di una giornata del tutto particolare, una di quelle da affrontare a testa bassa, senza arrendersi all’ansia di non riuscire a sbrogliarla. Poi due studenti che vivono la loro amicizia come sentimento totalizzante, lontano dai pregiudizi che la società che li circonda vorrebbe imporre loro. Infine un amore impossibile, illuminato dai lampi di una guerra, quella dei Balcani, che ha lasciato troppe ferite aperte. Vite che si intrecciano, si scontrano, si sovrappongono, che si fanno guardare come fossimo, noi lettori, davanti a una finestra aperta.
Catalogo, Narrativa, Officina, Officina Ensemble
Prima l’affanno di una giornata del tutto particolare, una di quelle da affrontare a testa bassa, senza arrendersi all’ansia di non riuscire a sbrogliarla. Poi due studenti che vivono la loro amicizia come sentimento totalizzante, lontano dai pregiudizi che la società che li circonda vorrebbe imporre loro. Infine un amore impossibile, illuminato dai lampi di una guerra, quella dei Balcani, che ha lasciato troppe ferite aperte. Vite che si intrecciano, si scontrano, si sovrappongono, che si fanno guardare come fossimo, noi lettori, davanti a una finestra aperta.