Personaggi stravaganti e surreali, immersi in situazioni a dir poco paradossali: un disoccupato che vuole sterminare la propria famiglia pretendendo un collegamento in diretta televisiva; un angelo custode chiamato a rapporto dal capo supremo per i comportamenti non proprio ineccepibili del suo assistito; un impiegato aziendale a rischio licenziamento che incontra un’insospettabile alleata nella macchina distributrice del caffè; una coppia di cinghiali in crisi che medita di trasferirsi definitivamente in città; Adamo che in sogno compie il primo tradimento coniugale dell’umanità con conseguenze catastrofiche… 

Un libro spassoso in cui surreale e fantastico si insinuano nella realtà quotidiana, sovvertendola, mentre l’imperfetta condizione delle vite in esso descritte lo rende più vero della realtà stessa.

Alessandro Manzi (Sezze, 1961) è avvocato e docente di diritto. Ha vinto numerosi premi tra cui il “Racconti Corsari” (2016), per la sezione Sport, il “Tango” (2017), l’“Energheia” (2018), l’“Andronico” (2019) e il “Velletri Libris” (2019, 2022, 2023)), l’“AG Noir” (2020). Finalista nel 2017 al Premio Lugnano (poi premiato nel 2021  della Giuria dei Lettori), nella sezione Racconti, con il suo Amori, farmaci e rivoluzione ha ricevuto anche la menzione speciale da Amnesty International. Con Ensemble ha pubblicato Volevo essere Cortázar, la sua prima raccolta di racconti.