Primo piano interno tre
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Un condominio, due vicini di casa che non si sopportano e si punzecchiano in continuazione, come se il mondo fuori non esistesse. Poi il portone si apre e cambia tutto, o quasi.
Valentina Evangelista (Roma, 1980) ha pubblicato il racconto “La bolla” sulla Rivista «Mag O». Primo piano interno tre è il suo primo romanzo.
Giovanni Ambrosino (proprietario verificato) –
Rufini mi mostra il dito medio alla finestra, come ogni mattina. E’ stato stroncato da un infarto due anni fa, a un mese esatto dal mio suicidio.
Inzia così Primo piano interno 3: una scena ordinaria di due inquilini che si detestano, ma fin dalle prime righe subito s’intende che i due invece non sono così ordinari. Livio, uno scrittore solitario e tormentato, Rufini un direttore di banca dalla vita regolare, così come la signora Moretti, l’ultima arrivata – dopo l’iniziale spaesamento sarà soprannominata il Libanese – continuano ad abitare da trapassati nel condominio dove sono vissuti. A spostare ulteriormemente fuori dell’ordinario il racconto è l’entrata in scena di Giulia bellissima e dalle “vibrazioni in frequenze sconosciute e familiari”. La scrittura è piacevole e scorrevole, mai banale, mentre il registro si mantiene sempre tra l’ironico e il sarcastico, narrando i turbamenti di Livio, improbabili strategie di conquista, punzecchiature e avvicinamenti, gli atti di teppismo della Moretti, i tentativi di andare oltre il vetro dove la vita scorre ignara delle peripezie di queste anime imprigionate dove sono decedute. Slanci lirici e sguard in profondità dannno un ulteriore livello di lettura e arrichiscono la complessità della storia fino al colpo di scena finale.