Finalmente in Italia una traduzione delle poesie di Alberto Blanco, considerato uno dei maggiori autori messicani.
Ci troviamo davanti a una silloge estremamente originale che raccoglie un insieme di teorie, inizialmente scientifiche, riducendole (o forse sarebbe meglio dire espandendole) alla dimensione poetica dove si naviga oltre le certezze. Si direbbe che è un paradosso, la scienza parte dal dubbio per raggiungere la certezza, mentre la poesia smonta le certezze per riproporre il dubbio, ma non lo è perché comunque, anche le certezze che propone la scienza sono intrise di incertezza, o di dubbio, perché tutto ciò che si studia e si spiega è sempre e comunque colmo di mistero, come è un mistero la vita stessa che passa e che ci consente di percepire solo il presente che, di fatto, non passa mai pur avendo un inizio e una fine – la nascita e la morte – una linea tra due punti che tracciamo essendo noi solo un punto, un’infinitesima parte di un tutto.
Antonio –
La prima raccolta di questa giovane poetessa…e già non vedo l’ora che esca la seconda. La lettura è piacevole ed evoca sensazioni ben contraddistinte dai temi che suddividono la raccolta ed, a quanto pare, la vita della Raia stessa. Amore, riso e tormento si susseguono in maniera logica e squassante al tempo stesso, stimolando, pagina dopo pagina, un’attenta riflessione nel lettore. Lo stile evoca sicuramente l’ermetismo di primo ‘900, al quale sembra molto legata l’autrice, ma dal quale ella si distacca, con un piede ben saldo nella contemporaneità, attraverso un movimento molto agile tra i versi ed un’ironia mai celata, che mette in luce l’intelligenza di chi scrive.
E’ un libriccino comodo e leggero, ma ciascuna pagina è così densa di messaggi e significati, che le vanno dedicate tempo ed accurate riflessioni, così da intrattenere il lettore per ben più di quanto sembrerebbe a prima vista.
Un’opera prima degna di questo nome. Sarà interessante scoprire l’evoluzione dello stile e la maturazione personale di questa giovane poetessa.