Visualizzazione di tutti i 11 risultati
Questo Marcovaldo non è una persona semplice. Non può più dirsi genuino. Solo qualche volta è solidale. Vive su internet ma non disdegna la strada. Se va in campagna o in montagna si sente come nella grande città, fuori luogo. È un personaggio delle fiabe ma si meraviglia dell’ordinario e non del magico, incespica nelle parole ma non si lascia sopraffare dalla propaganda o dagli abra-cadabra. Questa capacità di sorprendere se stesso trasforma ogni malinteso in un’avventura, così ogni capitolo è la storia dell’incontro con qualcuno o qualcosa a cui, sbadatamente, Marcovaldo non aveva mai pensato.
Questo Marcovaldo non è una persona semplice. Non può più dirsi genuino. Solo qualche volta è solidale. Vive su internet ma non disdegna la strada. Se va in campagna o in montagna si sente come nella grande città, fuori luogo. È un personaggio delle fiabe ma si meraviglia dell’ordinario e non del magico, incespica nelle parole ma non si lascia sopraffare dalla propaganda o dagli abra-cadabra. Questa capacità di sorprendere se stesso trasforma ogni malinteso in un’avventura, così ogni capitolo è la storia dell’incontro con qualcuno o qualcosa a cui, sbadatamente, Marcovaldo non aveva mai pensato.
Un incontro casuale mette di fronte due donne, tra le quali nasce una relazione che va oltre l’amicizia e l’empatia. In un vortice di erotismo e sensualità, l’esistenza di Oli, una donna romana che trascina il peso di un rapporto coniugale inaridito e senza passione, è sconvolta da un desiderio fortissimo di uscire dai rituali borghesi di cui fa parte e da cui si sente imprigionata. Non è facile, però, fuggire da se stessi quando si è ancorati a una vita di abitudini e da un lavoro che richiede impegno fisico e mentale. Emma invece è una donna che ha deciso di lasciare Londra e arrivare nella Capitale per ricominciare e lasciarsi alle spalle un passato misterioso e molto pesante da cui non riuscirà mai a staccarsi realmente e che getterà ombre su questo rapporto. Un romanzo sulla felicità e sulla capacità di rimettersi in gioco, sull’amore e sulla passione che riesce, con leggerezza e intelligenza, a mostrare come, a cinquanta anni la vita può metterti di fronte a strade che non avresti mai pensato di intraprendere.
Un incontro casuale mette di fronte due donne, tra le quali nasce una relazione che va oltre l’amicizia e l’empatia. In un vortice di erotismo e sensualità, l’esistenza di Oli, una donna romana che trascina il peso di un rapporto coniugale inaridito e senza passione, è sconvolta da un desiderio fortissimo di uscire dai rituali borghesi di cui fa parte e da cui si sente imprigionata. Non è facile, però, fuggire da se stessi quando si è ancorati a una vita di abitudini e da un lavoro che richiede impegno fisico e mentale. Emma invece è una donna che ha deciso di lasciare Londra e arrivare nella Capitale per ricominciare e lasciarsi alle spalle un passato misterioso e molto pesante da cui non riuscirà mai a staccarsi realmente e che getterà ombre su questo rapporto. Un romanzo sulla felicità e sulla capacità di rimettersi in gioco, sull’amore e sulla passione che riesce, con leggerezza e intelligenza, a mostrare come, a cinquanta anni la vita può metterti di fronte a strade che non avresti mai pensato di intraprendere.
Agnese ritrova il vecchio padre che se ne sta immerso nella lettura di un libro sui ruderi e i meravigliosi giardini di Ninfa, la città medievale, nel cuore dell’Agro Pontino, distrutta alla fine del Trecento. Le vicende di questo luogo emblematico, che sembra contenere nel proprio ventre l’incapacità umana di stare al mondo e di rapportarsi con la natura, ci conducono, a volte strattonandoci, tra le atmosfere cupe di una civiltà ormai al tramonto che, dissolvendosi nel presente e nel futuro, rivelano in trasparenza un rapporto ciclico di imbarbarimento e rinascita. Un romanzo sempre in bilico tra la storia e la distopia, il reale e l’onirico, il resoconto dettagliato – a volte persino cruento, come nella scena dell’assedio alle mura della città – e la poesia, che rivendica, come nella grande tradizione letteraria, la possibilità, forse utopica, di una nuova età dell’oro.
Agnese ritrova il vecchio padre che se ne sta immerso nella lettura di un libro sui ruderi e i meravigliosi giardini di Ninfa, la città medievale, nel cuore dell’Agro Pontino, distrutta alla fine del Trecento. Le vicende di questo luogo emblematico, che sembra contenere nel proprio ventre l’incapacità umana di stare al mondo e di rapportarsi con la natura, ci conducono, a volte strattonandoci, tra le atmosfere cupe di una civiltà ormai al tramonto che, dissolvendosi nel presente e nel futuro, rivelano in trasparenza un rapporto ciclico di imbarbarimento e rinascita. Un romanzo sempre in bilico tra la storia e la distopia, il reale e l’onirico, il resoconto dettagliato – a volte persino cruento, come nella scena dell’assedio alle mura della città – e la poesia, che rivendica, come nella grande tradizione letteraria, la possibilità, forse utopica, di una nuova età dell’oro.
In un paese immaginario, un valente giornalista cercherà di svelare il vero movente di un terribile fatto di sangue: un personaggio politico ricco e potente è stato barbaramente ucciso dal suo maggiordomo. Un complotto, fallito a causa di avverse condizioni meteorologiche, a cui avrebbe preso parte l’intera città di Napoli, e che sarebbe stato ispirato da una singolare sceneggiatura scritta da un anonimo studente. Sfogliando le pagine del libro, seguiamo l’indagine che ripercorre tutte le tappe dell’oscura vicenda, dal principio fino alla sua grandiosa rovina, in un crescendo carnevalesco che vede coinvolta un’intera città.
In un paese immaginario, un valente giornalista cercherà di svelare il vero movente di un terribile fatto di sangue: un personaggio politico ricco e potente è stato barbaramente ucciso dal suo maggiordomo. Un complotto, fallito a causa di avverse condizioni meteorologiche, a cui avrebbe preso parte l’intera città di Napoli, e che sarebbe stato ispirato da una singolare sceneggiatura scritta da un anonimo studente. Sfogliando le pagine del libro, seguiamo l’indagine che ripercorre tutte le tappe dell’oscura vicenda, dal principio fino alla sua grandiosa rovina, in un crescendo carnevalesco che vede coinvolta un’intera città.
Trame invisibili collegano i destini dei personaggi di questa pièce teatrale. “Sul tavolo verde il pallino è solo. Il giocatore, mirando, studia la traiettoria che deve prendere la sfera prescelta. Così comincia il gioco della vita: un pallino rotola, ne sfiora uno vicino e ne colpisce, con un rumore sordo, un altro distante; forse non è un caso, non è fatalità, ma di sicuro c’è un attimo, uno soltanto in cui, come pallini su un tavolo verde, ci troviamo ad incrociare altre vite. Uno di quegli incontri, potrà deviare la nostra direzione… per sempre”. La pièce teatrale si svolge in un dialogo a più voci in cui l’esistenza di uno è condizionata da quella dell’altro. L’imprevedibilità della vita, che qualcuno chiama destino o fato, è data da incontri fortuiti apparentemente senza significato, ma che prima o poi si presenteranno inesorabilmente a chiedere il conto. L’incontro tra un anziano professore e un giovane porta alla luce storie irrisolte. Il tavolo verde della vita diventa luogo di incontri, scontri, incomprensioni e rivelazioni no al grande finale a sorpresa.
Trame invisibili collegano i destini dei personaggi di questa pièce teatrale. “Sul tavolo verde il pallino è solo. Il giocatore, mirando, studia la traiettoria che deve prendere la sfera prescelta. Così comincia il gioco della vita: un pallino rotola, ne sfiora uno vicino e ne colpisce, con un rumore sordo, un altro distante; forse non è un caso, non è fatalità, ma di sicuro c’è un attimo, uno soltanto in cui, come pallini su un tavolo verde, ci troviamo ad incrociare altre vite. Uno di quegli incontri, potrà deviare la nostra direzione… per sempre”. La pièce teatrale si svolge in un dialogo a più voci in cui l’esistenza di uno è condizionata da quella dell’altro. L’imprevedibilità della vita, che qualcuno chiama destino o fato, è data da incontri fortuiti apparentemente senza significato, ma che prima o poi si presenteranno inesorabilmente a chiedere il conto. L’incontro tra un anziano professore e un giovane porta alla luce storie irrisolte. Il tavolo verde della vita diventa luogo di incontri, scontri, incomprensioni e rivelazioni no al grande finale a sorpresa.
La nuova raccolta poetica di Stella N’Djoku.
Alter, La poesia di Ensemble, Leontopodium, Poesia
La nuova raccolta poetica di Stella N’Djoku.
La nuova raccolta poetica di Andrea Bassani.
Alter, La poesia di Ensemble, Leontopodium, Poesia
La nuova raccolta poetica di Andrea Bassani.
La nuova raccolta poetica di Jonathan Rizzo.
Affluenti, Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Jonathan Rizzo.
La nuova raccolta poetica di Paolo Dragonetti de Torres Rutili, in arte Rutilans Poetry.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Paolo Dragonetti de Torres Rutili, in arte Rutilans Poetry.
La prima raccolta poetica di Fabio Sebastiani.
Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La prima raccolta poetica di Fabio Sebastiani.
La nuova raccolta poetica di Baret Magarian.
Affluenti, Alter, La poesia di Ensemble, Poesia
La nuova raccolta poetica di Baret Magarian.