Primo volume di Transculturazione senza Armando Gnisci. Doveva succedere prima poi e siamo felici che a inaugurare questa “nuova stagione” sia un volume di Christian Eccher: allievo di Francesca Bernardini, Predrag Matvejević e Tullio De Mauro; professore associato di Lingua e Cultura italiana all’Università di Novi Sad, in Serbia; da anni si occupa dei paesi dello spazio post-sovietico, su cui e da cui scrive reportage non soltanto giornalistici, ma anche di carattere geopoetico.

Il volume in questione è Esimdé, una raccolta di reportage geopoetici che Christian Eccher ha scritto per quotidiani e riviste serbi e italiani. Al centro dell’attenzione del reporter ci sono i paesi del Caucaso, dell’Asia Centrale e di alcune regioni della Federazione Russa quasi sconosciute in Occidente, che costituiscono il punto di incontro di popoli e culture, l’incrocio fra Oriente e Occidente, la faglia di scontro fra imperi ormai scomparsi ma ancora presenti nell’immaginario collettivo delle genti protagoniste indiscusse di questo libro. Terre di frontiera, come di frontiera è la scrittura dell’autore, a cavallo fra reportage giornalistico e prosa d’autore, fra descrizione analitica e letteratura.