12 donne e 2 cani
€ 10,00
Non sono né Anna Karenina né Madame Bovary, le donne che Maria Freschi Borgese raccontava in questa raccolta di novelle del 1935. Non sono scioccherelle annoiate, né disattendono eroicamente i codici del loro genere. Sono donne italiane ritratte durante l’epoca fascista. Sopportano solitudine e pregiudizi, frustrazioni e matrimoni infelici. Dalla rozza contadina presa a servizio in una famiglia di città, alla nobildonna travagliata dalle disillusioni del cuore, vivono tutte nel cono d’ombra di piccoli uomini – i volgari cosi con due gambe di Guido Gozzano – e dei pregiudizi virili di un’epoca. Ognuna di esse, a suo modo a testa alta, schiacciata ma mai annichilita, riflette in sé la resistenza e lo spirito del suo sesso. Due cani litigiosi, sullo sfondo, anch’essi di estrazione sociale diversa – l’uno proprietà di un nobile, l’altro di un contadino – scopriranno infine l’amicizia in una comune sventura canina, quasi a rammentare causticamente la bestiale disgrazia d’esser donna.
Maria Freschi Borgese (Firenze, 1881 – Milano, 1947) è stata una scrittrice e poetessa italiana. Sposata allo scrittore Giuseppe Antonio Borgese (con il cui cognome è rimasta nota), fu animatrice del salotto culturale di via Pontaccio a Milano. Sua è la raccolta di liriche crepuscolari «I canti dell’alba e della sera» – pubblicato sotto lo pseudonimo di Erinni – e il romanzo di ispirazione flaubertiana «Aurora, l’amata».
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