Sonia è giovane e disinibita, carnale, tangibile, di una bellezza che non è altro che “tutto quello che si può desiderare al mondo”. Attrae tutto ciò che incontra, e soprattutto Mauro, un pittore introverso e un talento che deve spiccare ancora il volo nonostante qualche buona conoscenza e l’aiuto della sua compagna, professoressa di Storia dell’Arte. Tutti intorno a loro – pittori, creativi, galleristi – sono creature desiderose di uscire fuori o di mantenere il loro posto nell’empireo precario dell’arte contemporanea. Vivono come dei rapaci, sull’attenti, pronti ad approfittare dell’occasione che gli si presenta davanti o a difendere, con la forza e gli artigli, ciò che gli appartiene. L’ostinazione e la resistenza basteranno a Sonia, e agli altri, a sopravvivere a se stessi? Con uno stile frizzante e tagliente, l’autore alterna un j’accuse nei confronti del mondo dell’arte, soprattutto milanese, e una storia che, con continui punti di vista diversi, riesce a catturare il lettore con lo stesso magnetismo dei suoi protagonisti.

Paolo Mottana insegna Filosofia dell’educazione e Pedagogia immaginale alla Bicocca di Milano. Ha creato la pedagogia immaginale,  la controeducazione e l’educazione diffusa, intorno alla quale redige un blog non sistematico (paolomottana.it). Ha pubblicato vari saggi, tra cui l’ultimo I tabù dell’educazione (Mimesis, 2022). Nel 1996 ha pubblicato il suo primo romanzo: Sospesi a un raggio di luna (Sperling&Kupfer).