Olam Hatohu. Memorie di un suicida

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«Cos’è, cosa vuol dire Olam Hatohu? È ciò che riporta al secondo verso la Genesi (Bereshit), primo libro della Torah, e letteralmente si traduce “la terra del caos”. […] Possiamo giocare a nascondino quanto ci pare ma, se non oggi domani, dovremo affrontare il nostro Olam Hatohu. […] Poi, quando il pub blico è distratto e siamo soli dietro le quinte, è lì che tocchiamo con mano la nostra verità: quell’igno bile vergogna da tacere. Il mondo è questo, un grande teatro in cui tutti siamo protagonisti e spettatori, e nessuno chiede o paga il biglietto per entrare, ma la permanenza co sta cara».

Aldo Luigi Mancusi (1975), ex giornalista e blogger, per oltre dieci anni direttore responsabile della storica rivista «Metal Shock», attualmente è voce e immagine del seguitissimo canale YouTube di cultura letteraria e attualità «Libri di sangue». È stato l’ultimo allievo di uno dei trentasei kabbalisti nel mondo, Arie Ben Nun. È autore, con Ensemble, del romanzo Edgar Allan Poe. L’ultimo incubo (2022) e della raccolta poetica Urizen. Il cammino dell’immortale (2023)

Author:Aldo Luigi Mancusi
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1 review for Olam Hatohu. Memorie di un suicida

  1. Daniele Mattei

    Bellissimo. Uno dei rari casi in cui la poesia si trasforma in espressione dell’anima

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